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martedì 23 Settembre 2025
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Il Comune di Rieti riconosce lo Stato di Palestina

Il Consiglio comunale di oggi 23 settembre, ha approvato all’unanimità con 29 voti dei presenti, una mozione condivisa sul riconoscimento della Palestina.
IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che

  • Il riconoscimento dello Stato d’Israele da parte dell’ONU (1949) e dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (1988), gli Accordi di Oslo (1993-95) sottoscritti dalle parti ed il nutrito pacchetto di risoluzioni ONU costituiscono il quadro di riferimento giuridico necessario per dar corso al riconoscimento dello Stato di Palestina;
  • Lo Stato di Palestina è stato riconosciuto dalla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazione Unite del 29 novembre 2012 come “Stato osservatore permanente non membro” presso l’organizzazione;
  • Il Parlamento europeo ha riconosciuto in linea di principio lo Stato di Palestina con la risoluzione 2014/2964 (RSP) approvata in data 17/12/2014;
  •  Il 10 aprile 2024 l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato la risoluzione intitolata “Ammissione di nuovi membri alle Nazioni Unite” (documento A/ES-10/L.30/Rev.1) con 143 voti favorevoli, 9 contrari e 25 astensioni. La risoluzione stabilisce che lo Stato di Palestina è qualificato per l’adesione alle Nazioni Unite in conformità con l’articolo 4 della Carta delle Nazioni Unite e dovrebbe, pertanto, essere ammesso a far parte dell’Organizzazione come membro a tutti gli effetti;
  • Il 18 aprile 2024 la proposta di risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU S/2024/312, necessaria per l’effettiva adesione della Palestina come stato membro, è stata accolta da 12 dei 15 paesi votanti, ma bloccata dall’unico voto contrario degli Stati Uniti;
  • Gli attacchi terroristici compiuti da Hamas il 7 Ottobre 2023, contro cittadini Israeliani inermi, hanno scatenato una spirale di violenza inaccettabile e la successiva escalation militare israeliana, ha determinato una crisi umanitaria senza precedenti, tanto da indurre l’ONU a considerare l’ipotesi che sia in atto un genocidio;
  • La Corte Penale internazionale ha avviato procedimenti nei confronti sia dei vertici di Hamas che dei vertici del governo Israeliano, tanto da emettere mandati di arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità;
  • La dichiarazione di New York del 29.07.2025, ha riaffermato il pieno sostegno internazionale alla soluzione “due popoli due Stati”, ribadendo che l’ANP resta l’unico interlocutore legittimo in rappresentanza del popolo Palestinese e che nessuna forma di riconoscimento potrà essere concessa ad Hamas;
  • Il Primo Ministro dell’ANP ha recentemente chiesto ad Hamas di deporre le armi, di restituire la striscia di Gaza all’ANP e il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas dal 7 Ottobre 2023;
  • Le manifestazioni popolari avvenute a Gaza nel Marzo 2025 hanno evidenziato una crescente opposizione interna ad Hamas da parte della popolazione Palestinese a causa della gestione autoritaria, delle minacce di espulsione, e delle responsabilità attribuite ad Hamas nel mancato rilascio degli ostaggi.

CONSIDERATO che

    • Alla fine di maggio 2024 Spagna, Slovenia e Irlanda si sono unite al gruppo di Stati membri dell’ONU che riconoscono formalmente lo Stato di Palestina e in questi giorni si sono aggiunti, tra gli altri, Paesi come Francia, Inghilterra, Canada, Australia e Portogallo;
    • Sono oltre l’80% degli Stati Membri, che hanno riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina, entro i confini antecedenti la guerra del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa, quale passo fondamentale per una equa soluzione politica del conflitto che porti ad una pace duratura;
    • Lo Stato di Palestina è attualmente membro della Lega araba, dell’Organizzazione della cooperazione islamica, del G77, del Comitato Olimpico Internazionale, dell’UNESCO e di varie altre organizzazioni internazionali;
    • Il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina è un passo fondamentale per equiparare la sua condizione sul piano politico a quella di altri Stati, riconoscere le aspirazioni legittime ad avere uno Stato da parte dei palestinesi e ribadire le tutele previste dal Diritto Internazionale;
    • Risulta ormai evidente quanto sia indispensabile che le Nazioni Unite e l’Unione Europea non si fermino alle dichiarazioni di condanna ed al richiamo alle parti di fermare la violenza, ma che prendano posizione per eliminare le cause che provocano la violenza e l’ingiustizia in Israele e in Palestina con l’obiettivo di esercitare una mediazione attiva per la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione dei Territori Palestinesi Occupati e per il rispetto dei diritti umani e del Diritto Internazionale in tutto il territorio palestinese e israeliano;
    • Il comportamento terroristico dello Stato d’Israele nel territorio della Striscia di Gaza e non solo, culminato nell’occupazione militare di Gaza City, sta mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa del popolo Palestinese, con un accanimento disumano nei confronti dei bambini e dei giovani

RICORDATO che

    • La politica estera italiana fin dagli anni ’70 è sempre stata trasversalmente impegnata per la pace in Medio Oriente e per il riconoscimento dei diritti legittimi del popolo palestinese;
    • Su iniziativa italiana l’Europa, con la Dichiarazione di Venezia del 1980, riconobbe il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese;
    • Nel 2012 all’Assemblea delle Nazioni Unite l’Italia votò a favore dell’ammissione della Palestina quale Stato osservatore all’ONU;
    • Nel dicembre 2014 il Parlamento italiano ha approvato una mozione che impegnava il governo a “sostenere l’obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese” e a promuovere il riconoscimento della Palestina quale stato democratico e sovrano entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa”, sostenendo e promuovendo i negoziati diretti fra le parti;
    • Nelle comunicazioni al Senato della Presidente del Consiglio in data 25 ottobre 2023 si sosteneva che “In tutti i contesti, e con tutti gli interlocutori, ho sottolineato l’importanza di contribuire alla de-escalation del conflitto e riprendere quanto prima un’iniziativa politica per la regione, non solo per risolvere l’attuale crisi ma per arrivare a una soluzione strutturale sulla base della prospettiva “due popoli, due Stati”;
    • Tale posizione è stata ribadita dal Ministro degli Esteri italiano Tajani in occasione del suo incontro con Netanyhau;
    • La prospettiva “due popoli, due Stati” (auspicabilmente laici e democratici) non può essere raggiunta senza il previo riconoscimento dello Stato di Palestina, laddove oggi l’unico Stato riconosciuto dal nostro Paese è lo Stato di Israele;

IL CONSIGLIO COMUNALE DI RIETI

    • Riconosce sotto forma di intenti e tramite ogni comunicazione istituzionale lo Stato di Palestina, così come è riconosciuto lo Stato di Israele, quale azione politica simbolica che solleciti il necessario negoziato per giungere ad una soluzione che garantisca la coesistenza pacifica dei due popoli nella libertà, nella democrazia e nella sicurezza, sostenendo gli sforzi diplomatici internazionali portati avanti anche dal Governo Italiano e dalle Nazioni Unite, anche nel rispetto di una consolidata tradizione multiculturale di tolleranza, comprensione e dialogo intrapreso negli ultimi anni dal Comune di Rieti con tutte le realtà culturali e religiose, che trova riscontro nella realizzazione del cimitero multiconfessionale, oltreché nella concessione di aree comunali per la costruzione di edifici di culto diversi da quello cattolico e di un locale pubblico destinato a moschea;
    • Condanna esplicitamente sia Hamas che il Governo Netanyahu in quanto ostacolo ad ogni ipotesi di soluzione pacifica del conflitto che contempli “due Popoli, due Stati”

E CHIEDE
al Governo Italiano

    • di riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa nell’ottica della strategia “due Popoli, due Stati” al fine di marginalizzare le forze contrarie a questo esito;
    • di continuare ad agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità, chiedendo l’attuazione di quanto riportato nella dichiarazione di New York del 29.07.2025;
    • di impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di Diritto Internazionale per fermare la colonizzazione e lavorare affinché la striscia di Gaza sia restituita all’ANP quale unico soggetto politico legittimato a rappresentare il popolo Palestinese e riconosciuto dalla comunità internazionale

IMPEGNA
il Sindaco e l’Amministrazione comunale tutta

    • A farsi interprete, anche nella sua qualità di Presidente ANCI Lazio, di tali istanze e ad attivarsi verso gli altri Sindaci ed Amministrazioni della Regione Lazio per concordare un’azione comune di sensibilizzazione delle rappresentanze politiche parlamentari;
    • A dare massima diffusione del presente Ordine del Giorno alla cittadinanza e alle associazioni e ad inoltrarlo:

Al Presidente del Parlamento Europeo;
Al Presidente della Repubblica Italiana;
Al Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana;
Al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica italiana;
Al Presidente del Senato della Repubblica italiana;
Al Presidente della Camera dei deputati della Repubblica italiana;
Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari;
Al Presidente della Regione Lazio;
Al Presidente nazionale ANCI.

 

 

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