Cosa pensereste se vi dicessero che il Sindaco di un comune considerato in pre-dissesto e che, per tale motivo, ha presentato un piano di rientro talmente stringente ha costretto i suoi concittadini a sopportare una pressione fiscale (Imu, Tares, Tosap, Addizionale Comunale, Imposta sulla Pubblicità’) molto gravosa (al massimo possibile) per i prossimi dieci anni?
Che ha dovuto innalzare tutti i costi dei servizi a domanda individuale (asili nido, impiantistica sportiva, buoni pasto).
Che si è visto costretto ad interrompere decine di rapporti di collaborazione lavorativa, borse-lavoro, partite IVA, co.co.co., co.co.pro., lavoratori impegnati in attività socialmente utili.
Che ha deciso, in accordo con il suo Assessore al Bilancio e con quello ai Servizi Sociali, un taglio di risorse nel settore sociale, per servizi ed assistenza, di 6 milioni di euro in due anni.
Che, nel frattempo, però, ha ritenuto opportuno contrattualizzare due dirigenti in più rispetto a quelli consentiti dalla pianta organica e dalla normativa vigente che costano alle casse comunali 200 mila euro l’anno.
Che per poter assumere i 5 vigili urbani, vincitori di un concorso pubblico, ha avuto bisogno di autorizzazione del Ministero dell’Interno che, oltre a pronunciarsi in merito, ha anche imposto il rispetto di precisi vincoli e limitazioni per il prosieguo della consiliatura in materia di personale.
Che, nonostante tutto questo, ha pensato bene di chiedere “in prestito” ad un comune della provincia una dipendente in carico a quest’ultima, sospesa dal servizio e con un procedimento disciplinare in corso. Beh, allora iniziate ad arrabbiarvi seriamente e sicuramente avrete pure un eccesso di bile, quando saprete che il Sindaco in questione risponde al nome di Simone Petrangeli.
Valore dell’operazione: 35 mila euro circa lordi all’anno, l’equivalente del costo di 10 custodi dei campi sportivi.
Ma la cosa che ci ha incuriosito di più in tutta questa storia, aldilà delle considerazioni sopra esposte, è se e quanto sia sensata la sola idea di inserire una figura del genere all’interno della nostra Amministrazione, prima che la vicenda di cui la stessa è protagonista sia definitivamente chiarita?
È’ possibile che negli altri 69 comuni restanti nella nostra provincia, non vi fosse un dipendente con le stesse caratteristiche?
Quale impellente esigenza o quale particolare urgenza ci siano state per avanzare una richiesta a così stretto giro di posta, non è dato sapere. O forse dovremmo pensare a qualche pressione di troppo ricevuta dal Sindaco da parte di qualche sigla sindacale faziosa, molto vicina a questa Amministrazione?
Lo dichiarano i consiglieri comunali Andrea Sebastiani della Lista Civica Rieti che Sviluppa e David Festuccia della Lista Civica Città Nuove.