9 anni fa la mørte di Lorenzo Sacco e Ruggero Di Flavio

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Come ogni anno Rietinvetrina e Radiomondo ricordano due ragazzi reatini scomparsi prematuramente in un incidente stradale, quello 24 luglio 2016 a Piazza Tevere. Una moto Kawasaki con in sella Lorenzo Sacco e Ruggero Di Flavio (nella foto) venne tragicamente coinvolta in un frontale sulla Terminillese. Oggi sono 9 anni dalla loro prematura dipartita. Quel 24 luglio ha cambiato tante esistenze, momento che tolse la vita a Lorenzo, 35 anni, e Ruggero 40 anni. In questi lunghi anni in loro ricordo sono state organizzate tante iniziative, come la creazione di una sala polifunzionale nel reparto di Radioterapia dell’ospedale de Lellis di Rieti intitolata a Lorenzo Sacco, fortemente voluta dalla famiglia, o la borsa di studio per volontariato in Africa, in memoria dei fratelli Di Flavio

Prevenzione Virus West Nile, le indicazioni della ASL di Rieti

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Di seguito le indicazioni fornite dalla ASL di Rieti ai Comuni della provincia e ai cittadini per prevenire l’infezione da Virus West Nile, trasmesso dalle zanzare. CLICCA SUL FOGLIO ASL PER INGRANDIRLO  

“S’Abbina bene” incanta attori ed influencer al Fara Film Festival

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Con grande soddisfazione, il Consorzio Sabina Olivicoltori annuncia la felice conclusione delle sue serate di degustazione private e cene di gala esclusive. Questi eventi, svoltosi nell’ambito del progetto “S’Abbina bene” durante la sesta edizione del Fara Film Festival, hanno offerto ai partecipanti un’esperienza singolare unendo armoniosamente l’eccellenza enogastronomica, la cultura e il cinema di alto livello. Le serate di degustazione, tenutasi venerdì 18 e sabato 19 luglio all’interno della suggestiva cornice di Palazzo Martini, sono state curate dal Consorzio Sabina for Rome e dall’Associazione Sabina Flavour e hanno invitato gli ospiti, tra cui influencer, attori e food blogger, alla scoperta di una selezione di prodotti DOP e IGP del territorio tra cui l’olio Sabina DOP di Olio Petrucci, il Cacio Magno PAT di Ecofattorie Sabine e un Rosato IGP di Cantina Le Macchie. Ogni appuntamento è stato infatti concepito per accompagnare i partecipanti a conoscere e apprezzare appieno la qualità e la storia dei piatti proposti. Momento clou di queste esperienze sono state le cene di gala, allestite in piazza Duomo, in un’atmosfera di puro incanto. Sia venerdì 18 sia sabato 19 luglio gli ospiti hanno assaggiato due menù d’eccezione, dedicati alla valorizzazione della cultura enogastronomica del territorio, supervisionati rispettivamente dall’Accademia Italiana della Cucina, delegazione di Rieti e dall’Accademia Italiana del Peperoncino, delegazione di Fara in Sabina in collaborazione con gli chef del catering Martini Eventi. I piatti proposti sono stati sapientemente abbinati con Olio Sabina DOP, Olio di Roma IGP, Pecorino Romano DOP, Ricotta Romana DOP, prosciutto amatriciano IGP, Amatriciana STG e Olio Peperoncino e Oliva e accompagnati con una selezione di vini IGP della provincia di Rieti. L’evento ha ricevuto consensi entusiasti dal pubblico presente, sottolineando ancora una volta il valore e la qualità delle produzioni locali, che si confermano vere e proprie ambasciatrici del territorio. Inoltre, il Fara Film Festival ha voluto premiare con un riconoscimento Stefano Petrucci, Presidente del Consorzio Sabina Olivicoltori, per aver sostenuto sin dall’inizio il Fara Film Festival integrando la manifestazione culturale con la valorizzazione dei prodotti DOP, IGP, BIO e PAT del nostro territorio. Gli organizzatori ci tengono infatti a ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, gli sponsor, gli chef e le istituzioni coinvolte che hanno reso possibile la riuscita di questi eventiun più ampio programma di appuntamenti formativi ed enogastronomici svoltosi presso il Castello di Corese Terra. Informazioni sul Progetto “S’abbina bene” “S’abbina bene” è un progetto del Consorzio Sabina for Rome, del Consorzio Sabina Olivicoltori e l’Associazione Sabina Flavour che grazie al supporto di Arsial e della Regione Lazio porta avanti la valorizzazione dei prodotti DOP, IGP e PAT della filiera corta Sabina. L’obiettivo è valorizzare e promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio provinciale con eventi culturali e di prestigio per raggiungere un preciso target di consumatori, focalizzando la loro attenzione sul profondo legame storico, culturale, paesaggistico tra le tradizioni gastronomiche e i loro prodotti agricoli di qualità certificata. Nato con l’intento di sostenere le aziende locali della filiera corta, specialmente in un periodo di difficoltà come quello del Covid 19, “S’abbina bene” si concretizza dunque attraverso una serie di eventi e iniziative che mettono in risalto la qualità e l’autenticità dei prodotti del territorio. Tra le attività principali del progetto si possono trovare degustazioni guidate e incontri dedicati all’approfondimento di specifici prodotti, cene di gala a eventi esclusivi per la promozione della filiera corta. Il sostegno alla conoscenza dei prodotti è sostenuto dall’Associazione Sabina Flavour composta da assaggiatori professionisti e dedita alla formazione dei nuovi assaggiatori

Oasi blu, Ramacogi risponde all’Opposizione: “Commisione non richiesta a me”

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“Non avrei voluto intervenire, ma passare per una persona che non sono e ne tantomeno lo pensano i miei elettori, che ricordo sempre molti di più di molti criticoni. Detto questo l’opposizione continua a chiedere una commissione sui parcheggi blu, millantando di avermi richiesto la convocazione di una commissione, che non ho nessun problema a convocare, se solo l’avessero chiesta al presidente della commissione stessa che presiedo con onore e soprattutto con imparzialità. Detto questo sorrido alle molte polemiche nate in questi giorni, rispedendo al mittente le accuse sull’incarico ricevuto, a loro dire, per ingerenze comunali con il sindaco. Ricordo a tutti che tra me e il sindaco non c’è mai stato nessun problema votando ogni delibera della maggioranza, compresa quella sul bilancio, dall’inizio della legislatura. Come nell’intervento che feci in commissione e ultimamente in consiglio comunale rispondendo al PD, non ho nessun problema a convocare una commissione ad hoc, basta indirizzare la richiesta alla mia persona, unica che può convocare la commissione n.1 in qualità di presidente. Detto tutto questo rimando al mittente le accuse e spero che l’opposizione trovi più elementi per venire ad accusare una persona che ricordo ancora, è stata tra le più votate della città”. Così nella nota Maurizio Ramacogi

Sindaco D’Alessandro: “La scelta della Regione Lazio compromette il rapporto tra comunità locali ed Istituzioni”

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“Un pensiero amaro, ma necessario. Ci hanno commissariati senza ascoltarci. Come Sindaci della Comunità Montana del Turano, abbiamo appreso della nomina del nuovo Commissario senza confronto, senza avviso, senza rispetto. Questa nomina è stata calata dall’alto, senza alcuna concertazione con i sindaci dei Comuni interessati, che rappresentano le istituzioni democraticamente elette nei territori. È un atto che evidenzia una grave ingerenza politica da parte della Regione Lazio e che rischia di compromettere il legame tra istituzioni e comunità locali. La nostra richiesta non è politica, ma di dignità istituzionale: pretendiamo rispetto per i nostri territori, spesso dimenticati, ma ricchi di storia, cultura e potenzialità. Le aree interne non possono diventare oggetto di spartizioni di potere, né essere gestite come periferie da controllare. L’imposizione di un commissario espressione di partito e privo di un mandato territoriale è una ferita per la nostra autonomia. Siamo 11 piccoli comuni delle Aree Interne del Lazio. Siamo gli stessi di cui tutti parlano quando si cita la “nuova SNAI”, la rinascita dei paesi, la coesione territoriale. Ma siamo anche quelli che nessuno ascolta, né a Roma né alla Regione. La Regione Lazio ci impone un commissario dall’alto, senza coinvolgerci, come se fossimo semplici spettatori del nostro destino. E intanto il Governo, con la Legge di Bilancio 2025, taglia i fondi vitali per i piccoli comuni: progettazione, sicurezza, scuole, investimenti, perfino i contributi per i paesi sotto i 1.000 abitanti. La montagna si governa con chi ci vive, non con i decreti. I paesi si salvano con i servizi, non con gli spot. Le Aree Interne si rilanciano con l’ascolto, non con le nomine politiche. Chiediamo una cosa semplice: essere trattati con rispetto. Perché ogni giorno, come sindaci, stiamo nei territori, tra problemi veri, persone vere, paesi che cercano di restare vivi. Non possiamo accettare che le scelte vengano prese altrove, sopra le nostre teste, mentre ci vengono tolti gli strumenti minimi per lavorare. È arrivato il momento di dirlo chiaramente: La Regione Lazio non ascolta i Sindaci della Valle del Turano. Il Governo taglia le gambe ai piccoli Comuni. E allora ci chiediamo: la “Strategia per le Aree Interne” è davvero un progetto di rilancio… o solo una bella etichetta vuota? Io non ci sto. E come sindaco di Castel di Tora continuerò a farmi sentire, insieme agli altri colleghi, per difendere la dignità e il futuro dei nostri territori”. Così nella nota Cesarina D’Alessandro, sindaco di Castel di Tora

Ospedale de Lellis di Rieti, Nicolai: “A grandi passi nel futuro”

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“Dalla Regione Lazio un intervento concreto da 8,7 milioni di euro che cambia il volto della sanità reatina: 12 posti letto di Terapia Subintensiva, nuovo reparto di Radiologia vicino a pronto soccorso, rianimazione e sale operatorie, nuove grandi apparecchiature: 1 acceleratore lineare, 3 risonanze magnetiche, 2 TAC.
Oggi, 23 luglio, insieme al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, alla Rettrice de La Sapienza Antonella Polimeni, al Direttore Generale ASL Mauro Maccari, all’on. Paolo Trancassini, al Sindaco Sinibaldi e a tanti rappresentanti istituzionali abbiamo visitato il de Lellis rimesso a nuovo. Un passo fondamentale per migliorare le cure, ridurre i tempi di attesa e, soprattutto, evitare ai cittadini della provincia di Rieti di dover uscire dal territorio per curarsi.
È la dimostrazione concreta dell’attenzione della Giunta regionale di centrodestra verso il nostro territorio, spesso dimenticato dalle precedenti amministrazioni. Noi non facciamo proclami, ma fatti: più sanità pubblica, più qualità, più vicini alla gente”.
Così nella nota Michele Nicolai

Rocca visita il de Lellis: “Già attivi nuovi reparti di Radioterapia e Diagnostica. Zone interne non possono più essere periferie dell’assistenza”

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Stamane, mercoledì 23 luglio all’ospedale de Lellis di Rieti ha fatto visita il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: “All’Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti già attivi i nuovi reparti di radioterapia, diagnostica per immagini e terapia subintensiva: completiamo così un importante intervento di ristrutturazione e potenziamento dei servizi. Riaffermiamo un principio per noi inderogabile: il diritto alla salute deve essere garantito a tutti, senza distinzioni, indipendentemente dal luogo in cui si vive. Le aree interne non possono più essere periferie dell’assistenza”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca

Rocca visita il de Lellis, Rinaldi: “Ristrutturazione reparti segno della vicinanza della Regione a Rieti”

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“Il Lazio ha cambiato rotta sulla sanità: è una sfida che portiamo avanti fin dal primo giorno con il presidente Rocca e la Giunta regionale, dando risposte concrete ai territori. La ristrutturazione dei reparti dell’Ospedale San Camillo De Lellis è la testimonianza di questa attenzione costante che il Governo regionale riserva al nostro territorio. Desidero ringraziare il presidente Francesco Rocca, il direttore Andrea Urbani, il direttore Mauro Maccari e tutto il personale sanitario per il lavoro quotidiano. La ‘cura Rocca’ funziona, e ci attendono nuove sfide e opportunità”. Lo ha dichiarato l’assessore della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.

I 12 Sindaci della IV Comunità Sabina scrivono al presidente Rocca: “Contrari al commissariamento. Serve figura che conosca il territorio”

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“L’Assemblea dei Sindaci della IV Comunità Montana Sabina della Regione Lazio, riunita il 21 luglio 2025, ribadisce alla Regione Lazio, nella Persona del presidente della Giunta Regionale dott. Francesco Rocca, la centralità dell’ente Comunità Montana nell’attività amministrativa quotidiana che impatta sui Comuni e sulle Comunità che ne fanno parte. Da questo assunto, è intenzione di questa assemblea ribadire l’urgenza dell’approvazione della Legge Regionale di riordino delle Comunità Montane, in modo che le stesse possano riacquisire presto funzioni chiare dettate dalla normativa regionale e possano tornare ad avere una gestione autonoma delle cariche interne rispondente alle esigenze del territorio. Esprimiamo la nostra totale e ferma contrarietà alla ipotesi di un Commissario esterno al territorio per la gestione dell’Ente. Prendiamo atto che, in relazione ad altre comunità montane del reatino, questa eventualità si è già verificata, e per tale ragione vogliamo manifestare anticipatamente la nostra posizione. Riteniamo che qualsiasi scelta di amministrazione territoriale, intrapresa senza alcun confronto preventivo con i rappresentanti istituzionali locali, minaccerebbe profondamente i principi costituzionali di autonomia locale, sussidiarietà e partecipazione democratica. Riteniamo invece fondamentale che alla guida della Comunità Montana ci possa essere una figura che conosce il territorio, le dinamiche e i bisogni delle nostre Comunità, senza il rischio di compromettere l’efficacia operativa dell’Ente in un momento cruciale come questo in cui è invece fondamentale rafforzare la coesione territoriale e valorizzare le competenze locali. Alla luce di quanto esposto, chiediamo con urgenza al presidente della Regione Lazio dott. Francesco Rocca  di avviare un tavolo di confronto istituzionale con i Sindaci della IV Comunità Montana Sabina con l’obiettivo di individuare una figura rappresentativa, espressione diretta del territorio, capace di assicurare una gestione efficace, condivisa e coerente con le specificità locali. Convinti che solo attraverso il dialogo e il rispetto delle autonomie locali si possano costruire scelte realmente efficaci ed in grado di tutelare e valorizzare l’identità e le risorse della nostra comunità montana”. Firmato dai primi cittadini di: CASPERIA,  CONFIGNI,COTTANELLO, MOMPEO, MONTASOLA, MONTEBUONO, POGGIO CATINO, POGGIO MIRTETO, ROCCANTICA, SALISANO, TORRI IN SABINA E  VACONE

Due nuovi casi nel Lazio di West Nile Virus: nove totali tutti a Latina

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La Regione Lazio comunica due nuovi casi di West Nile Virus, riscontrati dall’Asl di Latina e confermati dalle analisi effettuate presso il laboratorio di Virologia dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS. Si tratta di un uomo di 71 anni, già dimesso, e di una donna di 76 anni che presenta comorbidità e si trova ricoverata in reparto ordinario. Sono, quindi, nove i casi nel 2025 accertati di infezione da West Nile Virus, tutti in provincia di Latina, compresa la paziente deceduta la scorsa settimana all’ospedale di Fondi. Degli altri otto casi, un paziente è attualmente ricoverato in terapia intensiva, quattro ricoverati in reparti ordinari, due sono stati dimessi dall’ospedale, mentre uno è seguito con cure domiciliari. Oggi si è tenuta una riunione operativa, che ha coinvolto 290 medici, organizzata dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS in collaborazione con l’Asl Latina e la Regione Lazio. È stata l’occasione per un confronto sulle raccomandazioni regionali e la loro applicazione. Nello specifico, sono stati coinvolti i medici di medicina generale della provincia di Latina, la Rete regionale di malattie infettive, i medici dei Pronti Soccorso e la rete Servizi Igiene e Sanità Pubblica (SISP) della Regione Lazio. Durante il tavolo è stata descritta, inoltre, la situazione nell’area pontina, dove sono stati effettuati interventi di bonifica e disinfestazione, intensificata la formazione del personale sanitario e attivata (così come sull’intero territorio regionale) una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sull’importanza di proteggersi dalle punture di zanzare. Gli esperti hanno illustrato lo scenario epidemiologico, la patogenesi del virus e la gestione clinico-terapeutica dell’infezione da West Nile Virus. Solitamente asintomatica o poco sintomatica, quando dà manifestazioni neurologiche presenta un andamento bifasico. La fase iniziale è rappresentata da una sindrome febbrile acuta aspecifica che in una piccola percentuale di casi, pochi giorni dopo, può evolvere verso un’infezione neurologica invasiva in soggetti anziani e/o fragili. Generalmente, le manifestazioni cliniche della fase iniziale includono febbre, cefalea, nausea, vomito, diarrea e rash esantematico. La forma neurologica invasiva può manifestarsi come meningoencefalite o paralisi flaccida. La letalità, molto bassa nella popolazione generale, può arrivare fino al 10% nei casi gravi. È stata ribadita l’importanza di considerare il West Nile Virus in diagnosi differenziale e di ricorrere all’uso del teleconsulto per i pazienti sospetti. Per determinare l’eventuale positività si rende necessaria l’analisi di laboratorio che viene effettuata dall’INMI Spallanzani, laboratorio regionale di riferimento.           In linea con le direttive regionali, si sottolinea la necessità di:
  • promuovere e intensificare interventi di bonifica e disinfestazione nelle aree interessate;
  • informare e sensibilizzare ulteriormente la popolazione sull’importanza di proteggersi dalle punture di zanzara;
  • aggiornare costantemente i professionisti sanitari per una corretta diagnosi e gestione dei casi;
  • segnalare tempestivamente i casi sospetti di arbovirosi ai servizi di igiene e sanità pubblica;
  • inviare campioni biologici al laboratorio di riferimento per la diagnosi.