“Nella mattinata odierna, 13 settembre, si è appresa la sconfortante notizia della drastica decurtazione del monte ore pro capite di Assistenza Scolastica alle Autonomie (cd. AEC) prevista per gli studenti e per le studentesse con disabilità del nostro territorio. Tale taglio si aggiunge al già pesantissimo analogo riguardante la Comunicazione Aumentativa Alternativa (cd. CAA) dello scorso anno, compromettendo ulteriormente l’inclusione scolastica, peraltro minando la fiducia nelle Istituzioni, percepite sempre più lontane dalle esigenze dei cittadini.
Appare doveroso richiamare l’attenzione sulla valenza giuridica del Piano Educativo Individualizzato (cd. PEI), che, ben lungi dall’essere opzionale, è un atto vincolante ed imprescindibile, stilato in sede di GLO (Gruppo Operativo di Lavoro, che auspichiamo diventi sempre più multidisciplinare), ai sensi del D. Lgs. 66/2017 e ss. mm. ii., in attuazione dei principi di cui alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (L. 18/2009) in combinato con la Costituzione Italiana (che, agli articoli 3-34-38, sancisce il diritto allo studio) e con la L. 104/1992 e ss. mm. ii.. Pertanto, l’inottemperanza alle disposizioni impartite dal PEI si configura come violazione di legge, con l’aggravante della discriminazione diretta di cui alla L. 67/2006: negare pari opportunità lede la dignità degli
studenti e compromette irrimediabilmente la loro crescita personale. Da quanto sopra, emerge chiaramente che: – le ore stabilite collegialmente dal GLO non sono modificabili in base alle risorse, ma anzi vale il viceversa.
Dunque, sono da abolire le procedure basate sui cosiddetti “pacchetti di ore”, favorendo, invece, i servizi personalizzati a garanzia delle esigenze effettive: le certificazioni emergenti in corso d’opera devono essere valutate nelle opportune sedi e finanziate con ulteriori stanziamenti, senza intaccare quanto già in essere.
– trincerarsi dietro la carenza di fondi, ormai divenuta prassi diffusa, costituisce spesso un alibi stantio che non convince più.
– l’AEC, troppo a lungo relegata a figura marginale “a completamento dell’orario” deve tornare centrale e deve essere pretesa una comprovata formazione professionale specifica. L’assistenza scolastica conduce alla creazione, tra l’altro, di una personalità, unica e irripetibile, e la responsabilità delle figure che vi concorrono è immane: urge risvegliare questa consapevolezza.
Il PEI, così come il più ampio progetto di vita, è un diritto, non una concessione, e come tale deve essere garantito in toto! ANFFAS Rieti APS esorta le famiglie a denunciarle ogni eventuale inadempienza riscontrata e ribadisce con forza e fermezza che, unitamente ad ANFFAS Regionale Lazio e ad ANFFAS Nazionale (Associazione legittimata ad agire in giudizio contro ogni forma di discriminazione), supporterà nelle sedi competenti qualunque azione a tutela dei diritti degli studenti con disabilità”.
Così nella nota ANFFAS Rieti