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Sebastiani: “Dormano sonni tranquilli i rappresentanti di NOME perché la condotta mia e del Gruppo Civico che rappresento insieme alla Mestichelli è assolutamente trasparente”
Sapendo già da qualche ora dell’esistenza della nota stampa poi effettivamente diramata da Nome Officina Politica, replico ben volentieri ai suoi esponenti nella veste di chi può farlo da eletto con il consenso del popolo, a differenza di altri che non hanno avuto la stessa sorte elettorale. La vicenda che ha riguardato l’ing. Andrea Cecilia è ben diversa da quella che sta interessando il collega Evangelista. Quando siedevamo sui banchi dell’opposizione, come centrodestra, abbiamo chiesto le dimissioni dell’ing. Andrea Cecilia, Assessore all’Urbanistica della Giunta Petrangeli, perché “coimputato e rinviato a giudizio insieme ad altri soggetti accusati a vario titolo dei reati di abuso d’ufficio e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico”.
In quel caso la scelta dell’Assessore di fare un passo indietro fu doverosa. Il consigliere Evangelista, stimato professionista al pari dell’ing. Andrea Cecilia, invece, non ha al momento ricevuto alcun avviso di garanzia e dunque non sussiste alcuna ragione per cui debba dimettersi dallo scranno di Consigliere Comunale. I motivi di incompatibilità di un consigliere comunale sono ben scolpiti nel D. Lgs. 267/2000 (Testo Unico Enti Locali), quanto all’opportunità non saranno certo i pochi appartenenti all’Associazione che possono arrogarsi il diritto di declinarla. Il tentativo maldestro di accostare la vicenda del dott. Evangelista con le mie segnalazioni depositate in Procura riguardo presunte illegittimità che ho ravvisato nell’affidamento dei servizi alla società ASM fatte con ordinanze sindacali di proroga è stato demolito direttamente dagli estensori del comunicato stampa avendo essi stessi ammesso la mia assoluta linearità e coerenza. Stiano quindi tranquilli i rappresentanti di Nome Officina Politica perché la condotta mia personale e del Gruppo Civico che rappresento in Giunta insieme all’Assessore Mestichelli e dai colleghi Consiglieri è assolutamente trasparente e non è in alcun modo attaccabile”. Così nella nota l’assessore al Bilancio del Comune di Rieti, Andrea Sebastiani
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Prosegue l’iter per l’adeguamento delle scuole, il Commissario Castelli firma ordinanze di attuazione per: Ricci, don Bosco, Cislaghi e Maraini
Il Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016,sen. Guido Castelli, ha firmato le Ordinanze di Attuazione n.31 del Lazio che vedono come soggetto attuatore il Comune di Rieti. Nello specifico, l’atto firmato dal Commissario dà attuazione alla progettazione degli interventi previsti per la Scuola dell’infanzia Don Bosco per €1.400.000, per la scuola media e la palestra Ricci per €8.614.485, per la palestra Cislaghi per €2.356.900 e per la scuola dell’infanzia Maraini per €1.452.605. La progettazione complessiva dei quattro interventi vale oltre €830.000. Nel Lazio sono 56 gli interventi finanziati per la ricostruzione e riparazione di tutte le scuole danneggiate dal sisma del 2016, per un totale di oltre 153 milioni di euro. Nel Comune di Rieti gli interventi sono 22, per un totale di quasi 87 milioni di euro.
“Si tratta di un provvedimento atteso e importante per poter procedere nel complesso iter della ricostruzione e adeguamento degli istituti scolastici del territorio della città di Rieti, per il quale ringrazio il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli – dichiara il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi – in questi anni di amministrazione abbiamo cercato, congiuntamente con il Commissario e la Regione Lazio, in particolare con l’assessore alle politiche per la ricostruzione Manuela Rinaldi, di recuperare ritardi e difficoltà nel processo di ricostruzione pubblica e privata, e questo nuovo passo ci lascia ben sperare sulla velocizzazione di alcuni degli interventi più attesi”.
“La scuola non è solo un edificio, ma il cuore pulsante di ogni comunità: presidio di crescita, cultura e speranza – dichiara il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli – per questo il via libera al finanziamento per la ricostruzione e riparazione di questi edifici scolastici ha un valore che va oltre i numeri. Restituire sicurezza agli istituti colpiti dal sisma significa dare a studenti e famiglie servizi di qualità e un motivo in più per restare nei nostri territori, contrastando il fenomeno dello spopolamento. È nostro compito rendere le scuole spazi moderni, inclusivi e accoglienti, che sappiano nutrire sogni e talenti e favorire il ritorno di chi ama questi luoghi. Grazie alla sinergia con il Comune e la Regione Lazio, investiamo nel futuro, perché dove c’è una scuola viva, c’è una comunità che pulsa e che cresce”.
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NOME: “Evangelista, Sebastiani, Rete Civica per Sinibaldi: storia di una relazione politica”
Studio ACI sugli incidenti stradali 2024, Rieti tra le città con l’indice di mortalità doppio rispetto alla media
Stabili le vittime (-0,3%) in aumento incidenti (+4,1%) e feriti (+4,1%) 173.364 INCIDENTI (475 al giorno) – 3.030 MORTI (8,3/g.) 233.853 FERITI (641/g.) VITTIME (Valori assoluti) incremento maggiore NAPOLI (+23), CREMONA (+16), UDINE (+14) diminuzione maggiore MILANO (-30), VENEZIA E BOLOGNA (-29), ROMA (-27) INDICE MORTALITÀ più del doppio della media nazionale: 17,5 (numero morti ogni 1000 incidenti) SUD SARDEGNA, NUORO, RIETI, CATANZARO, ASTI, AVELLINO, POTENZA, FOGGIA, CASERTA, L’AQUILA E COSENZA
INFERIORE A 10 MORTI OGNI 1.000 INCIDENTI (INCIDENTI MENO GRAVI) VERBANO CUSIO OSSOLA, GENOVA, MILANO, MONZA BRIANZA, GORIZIA MOBILITÀ DOLCE (Le differenze percentuali sono calcolate in rapporto al 2023) MONOPATTINI: 3.895 INCIDENTI, 23 MORTI (+9,5%) BICICLETTE TRADIZIONALI: 15.237 INCIDENTI, 165 MORTI (-19,1%) BICICLETTE ELETTRICHE: 1.767 INCIDENTI, 20 MORTI (+66,7%) PEDONI: 19.763 INCIDENTI, 470 MORTI (-3,1%)
Nel 2024, come riportato nei dati pubblicati il 25 luglio scorso, sulle strade italiane si sono registrati 173.364 incidenti con lesioni a persone (166.525 nel 2023, +4,1%; 172.183 nel 2019, +0,7%), che hanno causato 3.030 decessi (3.039 nel 2023 -0,3%; 3.173 nel 2019, -4,5%) e 233.853 feriti (224.634 nel 2023, +4,1%; 241.384 nel 2019, -3,1%). In media, rispettivamente, 475 incidenti, 8,3 morti e 641 feriti ogni giorno. A livello provinciale rispetto al 2019, anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi), 44 province su 107 hanno fatto registrare un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 55, invece, tale numero è diminuito. In 8 Province, infine, il numero dei morti è rimasto stabile. In Italia, infine, nel 2024, la riduzione delle vittime rispetto al 2019 è ancora contenuta e pari al 4,5%.
Province: raggiunto obiettivo dimezzamento vittime vs 2019 (valori assoluti) Nel 2024, le tre province in cui è stato già raggiunto l’obiettivo del dimezzamento delle vittime, rispetto al 2019, sono Verbano-Cusio Ossola, Campobasso e Gorizia. Province: lontano obiettivo dimezzamento vittime vs 2019 (valori assoluti) Le province che hanno registrato il maggior incremento percentuale, sempre rispetto al 2019 e che si allontanano dal target europeo, sono, invece, Avellino, Sassari e Oristano. Province: diminuzione maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti) Milano (-30 morti), Venezia e Bologna (-29), Roma (-27) sono state le Province nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa – in valori assoluti – del numero dei morti. Province: incremento maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti) Napoli (+23 morti), Cremona (+16) e Udine (+14) sono state le Province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori, in valori assoluti, di decessi sulle strade. Sassari, Sud Sardegna e Cagliari, invece, fanno della Sardegna la Regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+42).
Regioni Diminuzione maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti): Le Regioni con la più alta diminuzione, in valori assoluti, dei decessi sono state Veneto (-40), Lazio (-27) e Marche (-17). Regioni: incremento maggiore vittime vs 2023 (valori assoluti): Campania (+41), Umbria e Friuli Venezia Giulia (+17). Tra le Regioni il maggior aumento di vittime in valori assoluti è stato registrato in Campania, (+41), Umbria e Friuli Venezia Giulia (+17).
Indice di mortalità: In 11 province, l’indice di mortalità (morti per 1000 incidenti) è risultato almeno doppio rispetto al valore medio nazionale (17,5). Le situazioni più critiche in Sud Sardegna (59,6) e Nuoro (51,4). Verbano Cusio Ossola, Genova, Milano Monza Brianza e Gorizia sono, invece, le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore a 10 morti ogni 1000 incidenti.
Mobilità dolce: le vittime aumentano nel 2024 per i conducenti di biciclette elettriche (+66,7%) e monopattini (+9,5%), in calo biciclette tradizionali (-19,1%) e pedoni (-3,1%). Nel corso del 2024, sono deceduti 470 pedoni (-3,1%), 185 ciclisti (-12,7%,) di cui 20 su bici elettrica (+66,7%) e 23 conducenti di monopattino (+9,5%).
Nella provincia di Roma è stato rilevato il più alto numero di pedoni morti (65; -8,5% rispetto al 2023), seguita da Napoli (24; +9,1%) e Milano (23; -11,5%). Nella provincia di Milano il più alto numero di ciclisti morti (15; +36,4%), seguono Treviso (7; stabile) e Caserta (7; +16,7%). Dei 23 morti su monopattino, 3 sono concentrati nella provincia di Torino, 2 nelle Province di Roma, Milano, Bari, Catania, Ragusa.
Così nella nota ACI