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lunedì 15 Settembre 2025
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GRANDE PREOCCUPAZIONE PER L'AZZERAMENTO DI 13 SCUOLE DELLA PROVINCIA DI RIETI

Con un vero colpo di mano gli uffici regionali del ministero dell’istruzione si accingono a cancellare in un colpo solo le scuole di Montopoli, Leonessa, Petrella Salto, Casperia, Torricella, Amatrice, Roccasinibalda, Forano, Poggio Nativo, Poggio Moiano, Fara Sabina (Aldo Moro), Bonfante di Poggio Mirteto, ed Il Ciancarelli di Rieti che sono state dichiarate sottodimensionate e come tali non avranno titolo ad avere una presidenza.

Tanto per iniziare i dirigenti scolastici di quegli istituti sono stati invitati nei giorni scorsi a presentare domanda di mobilità regionale con l’indicazione delle sedi preferenziali tra quelle dichiarate dimensionate; poi sarà la volta dei direttori amministrativi, ma anche i dipendenti degli uffici non possono dormire sonni tranquilli. 

La situazione ha del paradossale  in quanto le iniziative di questi giorni contraddicono la circolare del direttore generale del MIUR del 7 ottobre 2011 che conteneva l’indicazione dei bacini ottimali per ogni provincia e sulla quale sono stati costruiti i criteri regionali ed i dimensionamenti conseguenti. 

Da un lato il pronunciamento del Tar Lazio e dall’altro la sentenza della corte costituzionale che ha cassato in parte la legge 183/2011 hanno generato un vuoto legislativo su cui i dirigenti del ministero si muovono con le cesoie creando un danno rilevante alla rete scolastica provinciale.

Per questo sarebbe stato necessario accordare tempi certi per correggere il dimensionamento della rete scolastica sulla base del nuovo quadro emerso invece a tutto questo la Regione frappone solo una inerzia paurosa ed inconsistente che preoccupano.
Nulla ha fatto quando era necessario adottare criteri stringenti per far valere la dichiarazione di comuni montani a molte scuole, lasciando che si applicasse un criterio che non ha alcun riferimento nel sistema delle norme e che penalizza le scuole della provincia, nulla fa oggi di fronte alle scorrerie ministeriali che stanno decapitando tre quarti delle scuole provinciali.

La Regione come già accade nel sistema dei servizi sociali presenta il conto ai piccoli comuni ed alle zone interne e montane, facendo spallucce. Lo potrà pure fare ma non sarà consentito che ciò accada nel silenzio e nella distrazione generale.  Assessora reatina e consiglieri eletti compresi. 

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