Giovani Democratici Rieti denunciano: “Sistema penitenziario al collasso”

“La rivolta esplosa ieri, 10 luglio, nel carcere di Rieti non è un episodio isolato. È l’ennesimaconferma di ciò che denunciamo da anni: il sistema carcerario italiano è al collasso. Un collassoche si misura non solo in numeri, ma in vite abbandonate, in diritti negati, in dignità calpestate.Quella di Rieti è solo l’ultima scintilla in un contesto fatto di sovraffollamento strutturale,mancanza di personale, assenza totale di politiche per la salute mentale, violazione sistematica diogni principio costituzionale. In una struttura che dovrebbe ospitare 295 persone, oggi vivono493 detenuti. Mancano all’appello 56 unità di Polizia Penitenziaria, il 32% in meno del personaleprevisto.

Tutto questo è il frutto di precise scelte politiche: tagli continui, disinvestimenti strutturali, e undisinteresse trasversale che da anni relega il tema delle carceri ai margini del dibattito pubblico.Nessuna volontà di riformare, solo indifferenza e abbandono.La Costituzione italiana, all’articolo 27, è chiara: la pena deve tendere alla rieducazione delcondannato. Ma oggi le carceri non rieducano, non curano, non riparano. Sono luoghi in cui loStato rinuncia al proprio compito civile, giuridico, umano. Sono il volto più ferocedell’abbandono istituzionale.Un anno fa, in quello stesso carcere, un ragazzo di 25 anni si è tolto la vita. Un gesto estremo inun luogo estremo, dove nessuno dovrebbe essere lasciato solo.

Da allora, nessuna riforma,nessuna misura concreta. Solo silenzi, comunicati di circostanza, e un perpetuo rimpallo diresponsabilità.Noi Giovani Democratici della provincia di Rieti rifiutiamo questo modello repressivo, punitivo efallimentare. Rifiutiamo un’idea di carcere che serve solo a contenere, non a trasformare. Edenunciamo la complicità della politica nazionale e locale che, con la propria inerzia, rendestrutturale l’ingiustizia.Abbiamo bisogno di un’altra visione: il carcere come luogo di giustizia e non di vendetta, comespazio di cura e non di abbandono. Ma questa visione non sarà possibile senza una volontà politica netta e radicale”. Così nella nota i Giovani Democratici Rieti