I Carabinieri della Stazione di Poggio Mirteto, al termine di un’attività d’indagine, hanno deferito in stato di libertà un 20enne, originario dell’Etiopia, ma da tempo domiciliato in Campania, per il reato di riciclaggio. Il giovane è ritenuto responsabile di aver truffato un anziano residente nella Bassa Sabina, contattandolo telefonicamente e spacciandosi per un Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri. Il raggiro ha avuto inizio con la ricezione, da parte della vittima, di un SMS apparentemente inviato dal servizio antifrode di un noto istituto bancario, nel quale si segnalava un presunto tentativo di sottrazione di fondi da parte di impiegati infedeli della banca presso cui l’uomo era correntista. A tale messaggio è seguita una telefonata durante la quale un interlocutore, spacciandosi per un Maresciallo dei Carabinieri, ha confermato l’esistenza di indagini in corso e ha invitato la vittima a seguire le indicazioni che sarebbero state fornite da un presunto funzionario bancario.
Poco dopo, quest’ultimo ha contattato telefonicamente l’anziano, inducendolo a recarsi presso la propria filiale per trasferire l’intero saldo del conto, pari a oltre 40.000 euro, verso un conto corrente online, con la raccomandazione di non rivelare nulla a nessuno. A completamento dell’inganno, l’anziano è stato invitato a presentarsi il giorno seguente presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti, dove ha poi scoperto che nulla della vicenda era noto a quel reparto.
L’immediata denuncia presentata presso la Stazione Carabinieri di Poggio Mirteto e il tempestivo avvio delle indagini hanno consentito di ricostruire i movimenti del denaro, che era stato rapidamente trasferito tra più conti bancari con l’intento di renderne difficile la tracciabilità. L’attività investigativa ha permesso di individuare il principale indiziato: un ventenne residente nell’hinterland napoletano, che avrebbe tentato di ostacolare le indagini rendendosi irreperibile. Il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere del reato di riciclaggio. Nell’occasione si raccomanda di prestare sempre la massima attenzione a eventuali richieste di denaro effettuate da sconosciuti e di segnalare ogni caso sospetto al Numero Unico d’Emergenza 112 o, in alternativa, al più vicino presidio dell’Arma.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.