GIORNATA NAZIONALE DEL RICORDO, INIZIATIVE DI RINNOVAZIONE

Foibe

In occasione della Giornata Nazionale del Ricordo, il 10 febbraio 2010, il Movimento giovanile Rinnovazione di Rieti, organizzerà una serie di iniziative in memoria delle migliaia di italiani trucidati barbaramente sul confine orientale e dei 350.000 connazionali costretti all’esilio dalle terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla repressione dei partigiani del Maresciallo Tito e alla sistematica pulizia etnica attuata nei confronti dei cittadini italiani. 

Dopo troppi decenni di oblio il Parlamento italiano ha approvato la legge di istituzione della “Giornata del ricordo”, restituendo così dignità alla memoria delle migliaia di italiani trucidati barbaramente sul confine orientale. 

Questa ricorrenza dovrà essere l’occasione per dimostrare che la storia non può e non deve essere strumento di lotta politica, ma parte integrante della cultura e della tradizione di un popolo, senza amnesie né colpevoli dimenticanze; è necessario sensibilizzare le migliaia di italiani che pur non avendo letto questa storia sui loro libri di testo, sono consapevoli di come un popolo che dimentica i suoi martiri non possa considerarsi tale. 

Le iniziative del Movimento Rinnovazione saranno rivolte come ogni anno al mondo studentesco, con volantinaggi e assemblee di istituto sul tema; quest’anno gli organizzatori hanno deciso di alzare il tiro per cercare di vedere in prima persona quello che ha significato questa tragedia e quindi è stato deciso di organizzare per la prossima settimana, un’uscita simbolica del movimento Rinnovazione, che si recherà a Trieste e da lì nelle foibe, e nelle città simbolo della resistenza italiana in Istria e Dalmazia.

Rinnovazione ha inoltre deciso di impegnarsi, come gruppo di maggioranza nel Consiglio dei Giovani di Rieti, per portare avanti un progetto di scambio culturale con la Comunità Italiana di Croazia e Slovenia, progetto che cercherà di coinvolgere anzitutto le numerose famiglie di origine giuliana e dalmata presenti a Rieti per creare un ricongiungimento con la terra che è stata strappata ai loro padri e che forse non hanno mai avuto modo di visitare, e poi sicuramente il mondo della scuola e dell’ università, per avvicinare sempre di più i giovani reatini a questa tragedia e al sentimento di italianità e di popolo che le storie di migliaia di esuli incarnano.