GHERARDI RISPONDE A BIGLIOCCHI

Silvio Gherardi

“Rispondo a te  perché sollevi dei punti interessanti; non rispondo invece al comunicato della maggioranza che trovo stizzito, autoreferenziato e polemico: notoriamente non amo la polemica sterile. Chi mi conosce sa quanto io sia rispettoso delle Autorità e delle scelte democratiche. Mai mi sarei sognato di proporre il “commissariamento” della attuale amministrazione e nemmeno la sua “tutela”.

La mia proposta, che rinnovo, è indirizzata a creare un confronto di idee e proposte,  gli americani lo chiamerebbero think-tank ,  che possano essere la base per la rinascita della città, lasciando ovviamente al Consiglio, alla Giunta e al Sindaco le responsabilità di loro competenza (e come potrebbe essere altrimenti?).

Ho sempre creduto che la Democrazia sia confronto di idee e non di ideologie. Ho sempre creduto che il Bene della Società nasca dalla condivisione e non dalla esclusione. Perché poi ho suggerito come membri del think-tank solo quattro persone e “quelle” quattro persone?

L’esperienza di medico e di manager mi ha insegnato che,  passami il proverbio, “con troppi galli a cantà nun se fa mai giorno”; ho sempre considerato le riunioni oceaniche e le manifestazioni teatrali sterili e populistiche. Inoltre, al di là del rispetto che ho per loro, che ci piaccia o no Cicchetti, Melilli e Petrangeli, oltre al sottoscritto,  proprio per le loro storie così diverse rappresentano, secondo me, la giusta sintesi dei diversi indirizzi cittadini. Ancora una volta confronto e non scontro, inclusione e non esclusione.

Mi fai torto stigmatizzando la mia iniziativa come pretestuosa e populista; vuole invece essere pragmatica e innovativa. Non si deve avere paura del confronto specie quando, comunque, si ha il potere finale di decidere come sancito dalle scelte democratiche dei cittadini. Resto perciò in fiduciosa attesa di una risposta dei diretti interessati da me chiamati in causa. Per chiudere lascia che anche io ricordi un insegnamento del caro professor Ascenzi (sono stato per diversi anni interno presso il suo dipartimento): per arrivare alla soluzione dei problemi bisogna sempre esaminare i fatti con mente libera da ogni supposto sapere o condizionamento scientifico”