Domenica mattina sono riprese le attività di restauro della Chiesa dedicata ai Santi Giovanni Gualberto e Giovanni Paolo II, al Monte Terminillo, in via dell’Anello. Purtroppo siamo costretti a denunciare un fatto vergognoso: sono stati rubati sette vasi grandi di plastica color amaranto. A chi ha fatto questo gesto meschino chiediamo: è questo il vostro orgoglio? Sottrarre oggetti donati dalla comunità per abbellire un luogo sacro? Sentitevi pure fieri di aver rubato non a noi, ma a tutti i cittadini, alla montagna e alla Chiesa!
Siamo un’Associazione no profit, e ogni singolo strumento e materiale che utilizziamo arriva dalle donazioni di persone oneste che credono nel progetto. Portare via anche solo un vaso significa mancare di rispetto alla comunità intera, rallentare i lavori e sputare in faccia a chi lavora gratuitamente per restituire dignità a questa chiesetta. Sia chiaro: non resteremo più in silenzio. Prenderemo provvedimenti seri perché questi atti non si ripetano. Non accetteremo che il lavoro di tanti volontari venga ostacolato dall’inciviltà di pochi. Chi ha rubato deve solo provare vergogna. Noi invece continueremo, con ancora più determinazione, a completare l’opera”.
Così nella nota Emanuele Oliverii, presidente dell’Associazione Camperisti in Quota