18.5 C
Rieti
martedì 16 Settembre 2025
HomeAttualitàFORTE: DALLE REGIONE 150MILA EURO ALLA PROVINCIA DI RIETI PER L'INTEGRAZIONE DEGLI...

FORTE: DALLE REGIONE 150MILA EURO ALLA PROVINCIA DI RIETI PER L'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI

Quattro progetti per combattere la tratta degli esseri umani e un programma per l’apprendimento della lingua italiana.

Sono le azioni dell’assessorato alle Politiche sociali e Famiglia in tema di immigrazione approvate nell’ultima Giunta regionale e che riceveranno un contributo complessivo di circa 500 mila euro. Interventi ai quali si aggiungono i 2,5 milioni di euro, di cui 150 mila euro per la provincia di Rieti, con i quali si potenzierà nel numero e nella qualità la rete dei servizi territoriali a supporto dell’integrazione dei cittadini immigrati regolarmente presenti nel nostro tessuto sociale.

La ripartizione tra le province avviene sulla base dei dati statici Istat e secondo i seguenti criteri: il numero di immigrati presenti sul territorio (60%); la percentuale degli immigrati presenti sul totale della popolazione (20%) e la condizione socio economica delle aree di riferimento (indice di disoccupazione elaborato per ambito provinciale, 20%).

“Questo finanziamento, a causa dell’insufficienza delle risorse trasferite dallo Stato in ambito di politiche sociali – dichiara l’assessore regionale Aldo Forte – correva il rischio di essere cancellato. Rischio evitato grazie a una attenta politica di ridistribuzione dei fondi regionali disponibili”. D’altronde, come testimoniato anche dall’ultimo Dossier statistico Caritas-Migrantes, il numero degli immigrati residenti nel Lazio continua ad aumentare, sfiorando quota 500 mila, e la loro incidenza sul totale della popolazione ha raggiunto ormai l’8,8%, un dato superiore alla media nazionale”.

“Numeri che da soli testimoniano la rilevanza sociale della questione integrazione, soprattutto se l’attenzione viene posta sui flussi migratori clandestini e, in particolar modo, quelli legati allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro nero. I quattro progetti che vedono il nostro assessorato in veste di cofinanziatore, assieme al ministero per le Pari opportunità, intervengono direttamente su questi due preoccupanti fenomeni. Programmi di protezione e di assistenza messi in campo dal Terzo settore in linea con la nuova impronta che stiamo dando alle politiche sociali del Lazio: la sussidiarietà orizzontale come risposta alle difficoltà”.

“Nello specifico, mi riferisco al programma ‘Ambiguità dell’Accoglienza’  dell’Associazione Ora d’Aria, che dispone di una casa di accoglienza nella quale offre sostegno ai transessuali vittime di tratta e di sfruttamento da parte di racket internazionali, in particolare dal Brasile e dall’Argentina. Un sostegno che va dall’assistenza sanitaria e legale al counselling psicologico fino all’inserimento lavorativo.
Stesse linee guida per il progetto della Provincia di Roma ‘Prendere il volo 4’, il quale attraverso una unità mobile e personale specializzato interviene direttamente sulla strada per salvare tutte le vittime dello sfruttamento sessuale. Vittime che ricevono assistenza anche grazie al progetto della Comunità Papa Giovanni XXIII e alla casa di accoglienza messa in piedi dall’associazione a Sabaudia”.

“Oltre allo sfruttamento sessuale, certamente più noto, – aggiunge l’assessore – da non trascurare è però anche quello legato al lavoro forzato. Non a caso, come ha recentemente rivelato il nostro ‘Rapporto sui servizi sociali del Lazio’, tra le forme di disagio che interessano gli immigrati al primo posto c’è quella legata al lavoro nero. Ecco perché tra i quattro progetti interessati dal nostro cofinanziamento c’è anche quello della Cooperativa sociale Parsec, dal titolo ‘Right Job 5’, che sperimenta un sistema di monitoraggio del fenomeno e interviene per informare, inserire in percorsi di protezione e sostenere nel reinserimento lavorativo e sociale le persone identificate come vittime”.

“Ad ogni modo, oltre a prevedere queste forme di assistenza, stiamo lavorando a uno spettro più ampio di iniziative da parte dei servizi sociali, soprattutto in materia di empowerment, di conoscenza dei diritti, delle opportunità, delle regole. Ciò passa inevitabilmente dall’apprendimento della nostra lingua e dalla conoscenza di base della cultura e della educazione civica italiana, elementi che saranno essenziali per l’ottenimento del permesso di soggiorno.
Ecco perché il mio assessorato, attraverso il coordinamento affidato alla Scuola Secondaria Statale di I Grado ‘Lucio Lombardo Radice’ – 4° CTP Luigi di Liegro (istituto individuato dall’Ufficio scolastico regionale per il Lazio del Miur) sta per mettere in campo su tutto il territorio regionale programmi ad hoc di alfabetizzazione certificati, rivolti ai cittadini extracomunitari, con particolare attenzione a favorire l’accesso alle donne e ai lavoratori con difficoltà di frequenza e ai minori di recente immigrazione”.

Close Popup

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online e per attivare tutte le funzionalità del sito. Cliccando su "Accetto" aderisci alla nostra politica sui cookie.

Close Popup
Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookie. Abilita o disabilita i cookie del sito dal pannello sottostante. Alcuni cookie non possono essere disabilitati perchè necessari al funzionamento del sito stesso.

Questi cookie sono necessari per il funzionamento del sito Web e non possono essere disattivati nei nostri sistemi.

Cookie tecnici
Per utilizzare questo sito web usiamo i seguenti cookie tecnici necessari: %s.
  • wordpress_test_cookie
  • wordpress_logged_in_
  • wordpress_sec

Rifiuta tutti i Servizi
Save
Accetta tutti i Servizi
Open Privacy settings