Fondi Europei e sviluppo locale, accordo tra il Comune di Rieti e l’Associazione Nazionale dei Comuni

La Giunta Cicchetti, su proposta del vicesindaco e assessore alle attività produttive, Daniele Sinibaldi, ha approvato ieri, 6 aprile 2021, un accordo quadro tra l’Amministrazione comunale di Rieti e ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni – Sezione del Lazio, per il miglioramento delle competenze inerenti alla programmazione dello sviluppo locale e l’accrescimento della consapevolezza del ruolo nell’accesso ai fondi europei, nazionali e regionali.

Il Comune di Rieti si pone l’obiettivo di implementare e supportare l’Ufficio Fondi europei, anche nell’ottica della nuova Programmazione europea 2021/2027 e dalla disponibilità di nuovi strumenti finanziari straordinari progettati per fronteggiare la ripresa a seguito dell’emergenza Covid-19 (Next Generation EU, Recovery Plan, React EU), nella consapevolezza che le sfide future determineranno un nuovo protagonismo dei territori che impone agli Enti Locali di dotarsi di strumenti e metodi atti a cogliere tutte le opportunità offerte.

Anci Lazio, a tal proposito, ha costituito nel 2018 un Comitato Tecnico Scientifico per la Programmazione e Progettazione Europea (CTS Europa) con lo scopo di affiancare i Comuni associati nel rapporto con la Regione nelle fasi di preparazione, redazione e gestione dei programmi operativi regionali (POR) dei fondi strutturali europei di sviluppo e supportarli con un servizio di informazione, formazione e assistenza di base per le iniziative progettuali, singole o associate, che essi stessi intendano promuovere in ambito regionale, o a livello di territori specificatamente individuati.

“Si tratta di un accordo importante perché rappresenta il primo passo di una visione più ampia proiettata al futuro delle nostre terre”, spiega il vicesindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi. “Grazie al know how e al ruolo di ANCI Lazio, unitamente alle professionalità e alle strategie che sta mettendo in campo il Comune di Rieti, la nostra Città potrà farsi trovare pronta alle nuove sfide che saranno imposte dall’era post-Covid, con l’auspicio di recitare un ruolo di primo piano nell’attrazione e nell’utilizzo di varie risorse, anche finanziarie, che l’Europa metterà in campo nei prossimi anni”.