“La firma del contratto collettivo nazionale 2022/2024 del Comparto Istruzione e Ricerca rappresenta, per voce del Segretario Provinciale Luciano Isceri un atto di responsabilità verso i lavoratori, ma non ancora un punto di arrivo in quanto per noi il contratto deve tornare ad essere uno strumento di dignità professionale, rinnovabile nei tempi stabiliti con norme che riconoscano il valore del lavoro educativo, amministrativo e scientifico”. Consideriamo importante l’impegno assunto tra le parti (sindacati e ARAN), attraverso le dichiarazioni congiunte, ad avviare tempestivamente le trattative per il rinnovo 2025-2027, anticipando la parte economica con le risorse già stanziate nonché la manifestata volontà di affrontare con priorità i temi della valorizzazione professionale, della formazione, del welfare e delle relazioni sindacali, anche mediante un possibile adeguamento degli istituti di partecipazione.
La strada come al solito si presenta in salita perché le risorse stanziate nella prossima legge finanziaria non consentono un reale e pieno recupero dell’’inflazione: noi siamo pronti a presidiare ogni fase attuativa della legge di bilancio per assicurare nuove e più cospicue risorse per il prossimo CCNL di Comparto. La firma del contratto a cui si è arrivati ,anche grazie alla ulteriore copertura di 240 milioni reperiti dal MIM, consente di avere in breve tempo gli adeguamenti stipendiali e la corresponsione degli arretrati che possono essere quantificati in 1.444 euro medi per tutto il comparto; per il personale docente la quota media degli arretrati dovrebbe essere di circa 1.516 euro, mentre per il personale ATA la medesima è stimata in 1.138 euro (lordo dipendente).
È un segnale conclude Luciano Isceri – ma non basta, per questo chiediamo l’apertura immediata del nuovo triennio contrattuale, con un impegno preso congiuntamente, dove affrontare con serietà le questioni normative e dare piena dignità al lavoro educativo e amministrativo attraverso le risorse stanziate dalla prossima legge di bilancio. E’ questo il tema e lo scopo della manifestazione che il prossimo 19 novembre ci vedrà in piazza Vidoni (sede del Senato) alla quale potete chiederci di partecipare”.
Così nella nota Luciano Isceri, SNALS Rieti













