Ex Solsonica/Gala, Lorenzoni: “Il ministero riaprirà il tavolo per la reindustrializzazione”

Solsonica Rieti

Stamane, 16 dicembre 2020, in Commissione Attività Produttive della Camera, ho ricevuto la risposta alla mia interrogazione sulla situazione della ex Solsonica / Gala da parte del Sottosegretario Alessandra Todde. Nell’intervento, il Ministero si è reso disponibile ad aprire nuovamente il tavolo di crisi in questione, per fare il punto sulla vertenza e trovare le migliori soluzioni sia per l’operatività dello stabilimento che per salvaguardare il futuro degli ex-dipendenti coinvolti. 

Nel 2015 Gala firmò un accordo per il rilancio del sito di Cittaducale (RI), che allora dichiarò di “renderlo uno dei poli produttivi più importanti a livello europeo” impegnandosi a riassorbire i lavoratori licenziati Solsonica. Risulta ormai evidente che l’accordo sottoscritto all’epoca da Gala, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Lazio, Comune di Rieti e Organizzazioni Sindacali non ha avuto alcun seguito.

Recentemente il gruppo Gala ha avviato delle fusioni per incorporazione con le società in liquidazione che erano legate al citato sito di Rieti. Queste operazioni, a detta dei vertici Gala, dovrebbero rilanciare l’azienda nel settore della produzione di energia sostenibile.


Nella replica al sottosegretario, ho sottolineato che da due anni il Presidente di Gala, Filippo Tortoriello, parla di “direttrici di sviluppo ” per la ripresa economica nelle aree del sisma e di rilancio del sito produttivo grazie ad una nuova linea di pannelli fotovoltaici di ultima generazione.

L’invito ai vertici di Gala, dunque, è quello di palesare una strategia industriale al Ministero, fare chiarezza sulle reali intenzioni di rilancio dell’azienda e non limitarsi a fare dichiarazioni a mezzo stampa tenendo in ostaggio il sito produttivo.

Nel frattempo i lavoratori Solsonica attendono ancora il pagamento della mobilità in deroga da luglio del 2020. Con un emendamento alla Legge di Bilancio del Movimento 5 Stelle a firma Segneri-Lorenzoni, abbiamo proposto di poter attingere ai residui dell’INPS, a cui aggiungere un altro fondo di nuova creazione dotato di risorse sufficienti per il pagamento dei pregressi relativi al 2020. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla preziosa collaborazione del Ministero del Lavoro e del Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, e siamo molto ottimisti che l’emendamento venga approvato. Per quanto riguarda l’anno 2021, sono previsti, in Legge di Bilancio, 180 milioni su base nazionale, da ripartire per le diverse aree di crisi industriali interessate.