Esclusione del Lazio e dei Comuni del Cratere dalla ZES, Ranalli: “Scelta che lascia attoniti”

“Quanto annunciato dal Governo in merito al riconoscimento della Zes per le Regioni Marche e Umbria lascia sinceramente attoniti perché questa scelta decreta lo smarcamento dell’Esecutivo dall’azione che avrebbe dovuto portare al rilancio delle aree del Cratere e comunque delle aree interne del Lazio. Una decisione incomprensibile che cozza con le azioni messe in campo in questi anni e che, nonostante i mille solleciti, sembra essere finita in cavalleria. Bene ha fatto in queste ore il Commissario Castelli a ribadire l’importanza di modificare il provvedimento e inserire almeno i 15 Comuni della regione Lazio ricadenti nell’area del sisma. Comuni che, è giusto ricordare, oltre agli effetti del terremoto soffrono i problemi endemici delle aree interne e che, senza il riconoscimento delle agevolazioni caratteristiche delle Zone Economiche Speciali, rischiano altrimenti di scomparire.

Da una parte, quindi, i mancati sostegni, e dall’altra il vantaggio per regioni confinanti con la nostra provincia e proprio con i Comuni del Cratere che vedrebbero lo spostamento dell’imprenditoria e quindi la vita quotidiana delle famiglie in aree dove la ripartenza sarebbe garantita. Non resta che credere che quanto deciso sia stato un abbaglio dovuto magari alle campagne elettorali da chiudere in altre Regioni e sperare magari in un ripensamento che altrimenti confermerebbe la decisione presa come ingiustificabile e motivo di sicuro imbarazzo dei rappresentanti Istituzionali Laziali del centro destra che già stanno correndo ai ripari per prendere le distanze da una scelta che speriamo sia figlia dell’annuncite più che del buon senso e della buona amministrazione”. E’ quanto dichiara il Sindaco del Comune di Cittaducale, Leonardo Ranalli.