“L’agonia della Giunta Sinibaldi spinge il Sindaco all’autolesionismo e ad accusare altri di opportunismo, imperizia e tradimento. Un oltraggio all’intelligenza e alla dignità di una città che guarda e sa che Sinibaldi è il Sindaco:
– che conserva la poltrona grazie al voto determinante di due consiglieri eletti nel centro sinistra, di cui uno risulta sotto accusa per truffa aggravata a danno di una Pubblica Amministrazione;
– che governa assieme a chi ha avversato e denunciato il Sindaco Cicchetti pur essendo stato eletto grazie ai risultati ottenuti dalla giunta Cicchetti;
– Che ha quasi triplicato l’indennità degli amministratori per mettersi in tasca uno stipendio di 9.660,00 euro al mese;
– Che ha bruciato circa 600 Mila euro nelle casse del Comune in predissesto per assumere 4 amici addetti al servizio propaganda, alla cura della sua immagine e al culto della sua personalità;
– Che ha aumentato la Tari del 17 %;
– Che ha imposto ai cittadini il pagamento delle aliquote massime dell’Imu e dell’addizionale Irpef per altri 10 anni;
– Che ha aumentato la tariffa delle mense, degli asili e di tutti i servizi a domanda individuale;
– Che ha eliminato circa 200 posti auto e ha trasformato in 965 parcheggi a pagamento i pochi stalli gratuiti sopravvissuti ai cantieri;
– Che gestisce il Comune alla stregua di un locale notturno in cui concede tavoli ai cittadini solo dopo avergli rifilato la stangata della Tari e dei parcheggi a pagamento;
– Che ha ereditato dal mio Assessorato 37 milioni di euro di fondi del Pnrr per la rigenerazione urbana del centro storico e del quartiere di città giardino, oltre ai finanziamenti per la messa in sicurezza delle scuole e per il recupero di villa reatina, dell’ex ospedale civile, dell’ex mercato coperto e del circolo di lettura.
Fango e calunnie non nascondono la realtà di un sistema di potere legato alla distribuzione degli incarichi, delle comunità montane e dei consigli d’amministrazione. Semmai avessi avuto di mira un profitto avrei scelto il silenzio e la tessera di partito a cui devono tanta fortuna non pochi cortigiani. Siamo scesi in campo però per qualcosa di diverso e abbiamo il dovere di agire per risollevare le sorti di una città caduta in preda alla crisi, alle risse, ai furti, allo spaccio, alla violenza e al fondo della classifica delle città italiane per presenze turistiche, cultura e intrattenimento. Non vi è alcun complotto in atto a danno del palazzo. Il declino della giunta Sinibaldi è dovuto alla scelta di tradire l’impegno assunto con gli elettori di agire in continuità con la giunta Cicchetti. Le crepe dell’attuale maggioranza si devono ad un cattivo uso del potere che riserva stipendi d’oro e privilegi agli amministratori mentre scarica sui cittadini il peso dell’aumento dei tributi, dei parcheggi a pagamento e della tariffa dei servizi. Rischia il naufragio chi segue altra rotta rispetto a quella tracciata dall’insegnamento dei “vecchi arnesi” che l’indegno erede non esita a definire tali pur dovendo a loro il posto in cui è seduto: il Potere non è avere, non è apparire e non è strumento a disposizione di un certo cerchio magico, ma è il Dovere di agire a servizio del Bene Comune. Ed è per questo che ci stiamo battendo, in nome di una città che ambisce a costruire il proprio futuro sulle persone, le idee e le opere di valore, ben al di là delle trame, degli inganni e dei giochi di potere”. Così nella nota il consigliere Antonio Emili















