Emili in Consiglio comunale: “Non è la competenza dei neo assessori a giustificare le scelte del Sindaco”

Di seguito una nota di Antonio Emili, ex assessore Lavori Pubblici al Comune di Rieti, inerente il suo intervento in Consiglio comunale nella giornata di oggi, 7 luglio:

“Prima di ogni altra cosa auguro buon lavoro al Sindaco, alla Giunta e a tutti i componenti del Consiglio comunale. Un ringraziamento particolare ai dipendenti del Comune di Rieti per il lavoro svolto e da svolgere a beneficio della comunità locale. Sulle nostre spalle grava l’onere di guidare le sorti della città in uno dei momenti più nodali della nostra Storia.

È nota la successione degli eventi che hanno imperversato a danno del nostro territorio nel tempo: la crisi economica, il terremoto, la pandemia e in ultimo l’inasprirsi dei prezzi e delle altre condizioni dettate dalla congiuntura internazionale. Innanzi a noi dunque, si profila il gravoso percorso di chi è chiamato a soddisfare il desiderio di riscatto della nostra Terra. Una missione da onorare portando a compimento il lavoro avviato dall’ultima Giunta Cicchetti, come impone la volontà espressa dagli elettori.

Ne è prova la vittoria conseguita anche in quei luoghi solitamente rivolti a sinistra dello schieramento politico, ove questa è stata la volta in cui quella Rieti ha accordato al Centrodestra la sua fiducia. Un’adesione in cui è da rinvenire senz’altro l’apprezzamento per il buon governo di cui ha dato prova la nostra giunta sbloccando i cantieri del Teatro, di villa reatina, della metanizzazione della Piana, cui è da aggiungere anche l’investimento importante nella ripavimentazione delle strade e nella messa in sicurezza del nostro territorio. Tuttavia, oltre all’efficienza, è certo che l’adesione dei cittadini sia da riferire anche al progetto di sviluppo elaborato e in parte attuato dalla passata Amministrazione. Pensate alla volontà di rimodulare il programma di Rieti 2020 nel senso teso a rianimare l’ex mercato coperto, uno dei cuori pulsanti del nostro centro storico. Alla stessa stregua a breve approveremo e appalteremo i progetti di recupero dell’ex ospedale vecchio e del circolo di lettura, nell’ambito della più vasta opera di riqualificazione del nostro centro storico che la Storia ricordi, grazie ai fondi ottenuti con l’approvazione dei progetti della qualità dell’abitare.

Pensate anche all’avvenuta illuminazione della ciclovia di Campomoro, alla sistemazione a verde di Porta d’Arce e all’allestimento del percorso pedonale di viale Morroni che ha inaugurato una sorta di via della bellezza prossima ad essere completata con il rifacimento di Ponte Cavallotti e la realizzazione del ponte dei Pozzi. Analoga è la portata storica delle decisioni assunte in ordine alla trasformazione delle Porrara, dello Zuccherificio, alla riqualificazione del quartiere di città giardino ed alla costruzione di due scuole nuove. Con l’approvazione del piano quadro il Consiglio comunale ha declinato il futuro delle Porrara coniugando i diritti acquisiti dai cittadini, la volontà di conservare il polmone verde della città di Rieti alla possibilità di realizzare in quei luoghi la nuova Sacchetti Sassetti.

Con l’ordinanza 31 del Commissario Legnini tale possibilità si è concretizzata assieme alla volontà di riqualificare il pantano esterno al Perseo insediandovi la nuova scuola primaria Luigi Minervini, in maniera tale da poter ospitare presso l’attuale Sede della scuola primaria gli uffici giudiziari che ad oggi non trovano spazio all’interno del Tribunale locale. Sul finire dello scorso anno, grazie ai progetti presentati dal mio Assessorato, la città ha ottenuto 20 milioni di euro, il finanziamento più grande della nostra Storia, cui attingeremo le risorse per riqualificare l’intero quartiere di città giardino, non lontano dal neonato parco dello sport e dal luogo ove sorgerà il secondo Teatro cittadino. Infine lo scorso 20 aprile il Consiglio comunale ha superato 49 anni di inerzia e di abbandono approvando il progetto di recupero dell’ex Zuccherificio che apre la città alla possibilità di ottenere 60 milioni di investimento e di cancellare il degrado di un luogo centrale della nostra Storia con la realizzazione di un moderno Parco urbano e polifunzionale.

Tale è il disegno progettuale che ha ottenuto il consenso dei cittadini. Tale è il lavoro da completare e il contenuto del mandato a cui il Sindaco si sarebbe dovuto attenere anche nel processo di composizione della Giunta, a proposito della quale la città si chiede: qual è il criterio che ha ispirato la formazione dell’organo di governo del capoluogo reatino? Non di certo quello elettorale, visto e considerato che quattro tra i primi eletti delle nove liste in coalizione sono rimasti in Consiglio comunale. Non è la competenza a giustificare dette scelte, dal momento che poca se ne vede nel curriculum di chi affianca il Sindaco o sul campo dei risultati che altri hanno conseguito in materia urbanistica, di lavori pubblici, di sport e di bilancio.

E non è neanche la continuità a spiegare il perché della giunta scelta dal Sindaco neoeletto, considerate le esclusioni operate. Perché a chi ha operato per la giunta Cicchetti si è preferito persino chi vi si è opposto finanche in sede giudiziaria contrastando l’opera e il progetto approvato dai cittadini di Rieti? È evidente lo strappo che si è inteso consumare rispetto alla linea del coraggio e del cambiamento tracciata dall’ultima amministrazione. Vedremo. Se sarà il vapore a soppiantare il valore, se post e selfie prenderanno il posto delle azioni concrete, se al coraggio delle scelte sarà preferito il fumo delle parole vuote. Spetta al Sindaco dimostrare se si andrà avanti o meno sulla strada segnata dalla trasformazione delle Porrara, dello Zuccherificio e dalla realizzazione di due nuove scuole in quei luoghi sui quali insistono altre mire, altri affari, altri interessi.

Spetta al Sindaco dimostrare se a prevalere saranno tali interessi particolari o il desiderio dei cittadini di avanzare sulla rotta del nostro Futuro, ove la Storia ci attende al varco. Io nel frattempo resterò al mio posto e voterò secondo coscienza, in base alla linearità delle scelte compiute rispetto al progetto di rinascita sposato dalla città di Rieti. E lo farò restando fedele alla causa di una città che ha inteso affidare al centro destra gli sviluppi del suo divenire. Lo farò come sempre ho fatto agendo alla luce del sole ed a servizio del solo Bene comune”.

Antonio Emili