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giovedì 11 Settembre 2025
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Emergenza in Croce Rossa: intervista alla delegata Veronica De Sanctis

Una preparazione attenta e costante è alla base del lavoro dell’area Emergenza di CRI Rieti, spesso presente nelle manifestazioni con grande affluenza di pubblico, così come al tavolo del COC – Centro Operativo Comunale durante le allerte che richiedono una risposta adeguata da parte di tutte le associazioni di protezione civile del territorio.

“Per Croce Rossa l’emergenza è un discorso ampio che comprende sia gli aspetti di protezione civile, sia quelli legati all’emergenza sanitaria affinché, in contesti che esulano dall’ordinario, si possa garantire alla popolazione un’assistenza efficace ed efficiente: sempre in collaborazione con le altre associazioni” spiega Veronica De Sanctis, delegata dell’attività di emergenza del Comitato di Rieti.

“Come Croce Rossa, a Rieti, siamo impegnati prevalentemente nelle attività di manifestazioni con grande afflusso di pubblico: al Campo Scuola per le gare di atletica o al palazzetto per le partite di basket, per esempio – continua De Sanctis -. Laddove, infatti, è prevista una certa affluenza di gente si può anche prevedere un assetto più emergenziale per il quale siamo presenti non solo con l’ambulanza, ma anche con le squadre a piedi. Nel caso delle grandi emergenze come il terremoto di Amatrice o il Covid, Croce Rossa è in grado di dare supporto alla popolazione a 360 gradi: con il sanitario, con la logistica che, tra le molteplici mansioni, prevede il montaggio delle tende in tempi rapidi, e con il sostegno psicologico. Tutto quello che noi offriamo durante l’emergenza è il risultato di una costante formazione che non lascia nulla al caso: nessuno può improvvisare. Per questo motivo esistono i diversi brevetti che si raggiungono e poi mantengono, attraverso lo studio e gli esami…che non finiscono mai! E’ giusto ribadire quest’ultimo aspetto perché in Croce Rossa ci deve essere professionalità: soprattutto per chi decide di operare in un contesto come quello emergenziale. Aggiungo che ogni area, non è mai a se stante, poichè tutte interagiscono tra loro richiede preparazione: perché incontriamo vite da supportare.

Come lavoro nel territorio ricordo anche la nostra presenza al Centro Operativo Comunale (COC): nel caso di un emergenza siamo allertati direttamente dal Comune per sedere al tavolo di coordinamento e stabilire quale possa essere la risposta più adeguata del momento. Ovviamente si opera sempre in collaborazione con le altre Associazioni del territorio. E questo lo si fa per le grandi e per le micro emergenze: quelle di cui nessuno si accorge. Per esempio se sono previste piogge particolari con la piena del fiume Velino e una sua possibile esondazione, si apre il COC: come CRI, supportiamo le altre Associazioni di Protezione Civile a fare monitoraggio del territorio e, nel caso in cui dovessero essere evacuate delle persone, le andiamo a prendere aiutandole da un punto di vista logistico (con tende e necessità di prima emergenza) e, se necessario, psicologico. Ho più volte menzionato l’importanza di una sinergia con le altre Associazioni: è bene ribadirlo perché ogni Volontario deve essere una risorsa per il collega e ogni associazione deve essere una risorsa per l’altra che lavora sul territorio. Solo così possiamo rispondere in modo efficiente ed efficace.

Un esempio di eccezionale collaborazione è stata la campagna Io Non Rischio, promossa e realizzata dalla Protezione Civile Nazionale, alla quale Croce Rossa ha aderito divenendo promotrice delle buone pratiche volte a mitigare i rischi. Anche a Rieti ci siamo impegnati nell’attività di divulgazione alla popolazione di tutte quelle piccole azioni che possono alleviare gli effetti del rischio”.

Progetti all’orizzonte?

“In virtù di quanto ho detto sulla fondamentale cooperazione tra le diverse associazioni, penso che le esercitazioni dovrebbero essere fatte con tutti gli attori territoriali – conclude De Sanctis. Tuttavia bisogna in qualche modo partire: stiamo pensando ad una serie di micro esercitazioni per valutare la preparazione dei Volontari di Croce Rossa. Sarà anche un modo per meglio capire come si lavora in team.

A proposito di team voglio ringraziare il mio vicario Mauro Fiocco e tutti i preziosi collaboratori che sono anche coordinatori altamente formati. Sempre presenti e attivi, hanno svolto un lavoro magistrale durante il Giubileo dei Giovani, a Roma, dando supporto per il montaggio di uno dei due campi allestiti all’esterno della Cecchignola per ospitare i pellegrini.

Noi nel nostro piccolo spazio facciamo parte di una grande struttura internazionale, che oggi più che mai è chiamata a proteggere la vita attraverso interventi di assistenza e promuovendo il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) di cui tutti gli operatori dovrebbero conoscere almeno le basi: anche l’operatività emergenziale è strettamente legata al DIU e ai suoi Principi Fondamentali”.

CRI

 

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