“L’11 giugno il Ministero dell’Istruzione e del merito ha emanato la circolare n.133215 che disciplina le modalità di adesione al Fondo di pensione complementare Espero. Come si ricorderà, l’ipotesi di accordo specifico, siglato tra sindacati e ARAN, è stato raggiunto il 31 maggio 2022. La sottoscrizione definitiva è avvenuta il 16 novembre 2023. Successivamente sono intercorse numerose interlocuzioni tra l’Amministrazione scolastica, il Fondo Espero, l’ARAN, il MEF ed il Garante per la protezione dei dati personali, per definire le modalità di comunicazione di adesione al Fondo da parte dei lavoratori della scuola, nel rispetto della normativa nazionale ed europea. Motivazioni queste che hanno determinato un notevole aggravio dei tempi di lavoro.
Il personale della scuola, assunto con contratto a tempo indeterminato a decorrere dal 1° gennaio 2019, può aderire al Fondo di previdenza complementare Espero, oltre che con espressa manifestazione di volontà, anche mediante silenzio-assenso. La circolare ministeriale indica gli adempimenti cui saranno tenuti i dirigenti scolastici, l’Amministrazione scolastica a livello centrale ed il Fondo Espero.
Compito della scuola:
-Fornire ai lavoratori, all’atto della firma del contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato, l’informativa da rendere in forma scritta sulle modalità di adesione al fondo, anche con riferimento alla modalità mediante silenzio-assenso;
-assicurare che l’informativa sia fornita anche al personale già assunto in servizio con decorrenza successiva al 1° gennaio 2019;
-inserire al SIDI la data di consegna e di presa visione della informativa.
Compito della Amministrazione:
-Gestire i dati, i flussi di comunicazione dei dati (nome, cognome e codice fiscale del lavoratore) con il Fondo Espero
Compito del Fondo Espero:
-comunicare l’avvenuta adesione al Fondo anche mediante silenzio-assenso;
-fornire la possibilità di recedere, se avvenuta con il silenzio-assenso, comunicando le modalità di recesso.
La normativa esplicitata nella circolare riguarda esclusivamente i lavoratori della scuola e quelli dell’ AFAM”. Così nella nota la UIL Scuola RUA