Edilizia scolastica, Rieti al 58esimo posto in Italia. Paolucci (Uil): Bisogna darsi una mossa

“Siamo al cinquantacinquesimo posto, prima di Frosinone (che si trova due posizioni più in basso) e Latina che occupa l’ottantunesimo. La vicina Terni è invece al ventunesimo. Soltanto pochi numeri che ci aiutano a contestualizzare la situazione della nostra provincia nel settore dell’edilizia scolastica. I dati vengono dal rapporto di Legambiente Ecosistema Scuola 2018, la scuola non è uguale per tutti. Ed è proprio così: le differenze tra le aree geografiche del Paese ci sono e pesano”. Lo dice Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil Rieti e Sabina Romana.

“Il rapporto viene presentato annualmente – ricorda Paolucci – e fornisce indicazioni alle istituzioni sia sul tasso di innovazione che su quello dei servizi scolastici. Per quanto riguarda la nostra provincia, dal dossier riusciamo a dedurre che Comune e Regione devono impegnarsi di più in una seria programmazione con investimenti, innovazione e interventi continui – afferma Paolucci – perché la posizione in classifica che l’associazione ambientalista dà a Rieti non è certo lusinghiera. Il modello che dobbiamo invece seguire è quello di Cosenza. Sempre dallo studio scopriamo infatti che il capoluogo calabro si è distinto negli anni passati per la sua attività certosina e oggi può dire di avere tutte le scuole con le certificazioni richieste. Ciò è stato possibile grazie al lavoro di reperimento di fondi sia nazionali che regionali. Fondi che anche le istituzioni locali devono iniziare a reperire e stanziare”.

“Da noi, insomma, c’è ancora tanto da lavorare – conclude Paolucci – dobbiamo impegnarci per destinare le risorse necessarie alla costruzione di nuovi edifici scolastici oppure al loro adeguamento sismico nonché all’efficientamento energetico. E’ un compito che non possiamo rimandare, perché in gioco c’è il futuro dei nostri studenti”.