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mercoledì 17 Settembre 2025
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Due appuntamenti a Rieti il 23 e 25 novembre su: “La montagna è davvero teatro ideale di collaborazione, sostegno e amore”

Una due giorni dedicata alla promozione della cultura del rispetto in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Questo l’obiettivo del progetto “Libere in vetta” promosso dalla sottosezione del CAI di Poggio Bustone “Cima d’arme” in collaborazione con il CAI sezione di Rieti e che prevede l’organizzazione di un trekking urbano intitolato “Spalla a spalla, passo dopo passo, per dire no alla violenza sulle donne” il 23 novembre alle ore 15,30 a Rieti, con partenza da Piazza Vittorio Emanuele II, e di un convegno lunedì 25 novembre, alle ore 17.30, nella sala consiliare del Comune di Rieti dal titolo “Dalla cultura del possesso alla cultura del rispetto”.

Nel corso del convegno, moderato dalla giornalista Paola Rita Nives Cuzzocrea, interverranno l’Ispettore Polizia di Stato Roberta Cavolata, responsabile Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili, l’avvocato Riziero Angeletti, autore del libro “La prova nella violenza sessuale”, la presidente del Centro Antiviolenza Angelita, Silena D’Angeli, e la presidente del Centro antiviolenza “Il Nido di Ana OdV” Anna Vigilante. Il progetto “Libere in vetta”, nato nel 2016, vuole valorizzare la montagna come un luogo di emancipazione e liberazione per tutte coloro che hanno vissuto o stanno vivendo violenza.

“Con questi eventi vogliamo dire, passo dopo passo, no alla violenza sulle donne – spiega Simone Mostarda, responsabile della manifestazione – la montagna è donna: è una madre che ascolta in silenzio, è una donna che abbraccia, che risplende con i suoi colori, una donna che educa al rispetto e alla solidarietà. Lo scopo del trekking urbano e del convegno è sensibilizzare l’opinione pubblica e fare luce su un problema che affligge ormai da troppo tempo la nostra società. I numeri sono in aumento, nonostante le leggi, gli interventi, l’attenzione politica e mediatica. Si tratta di numeri di donne uccise per mano di partner o ex partner, di donne che subiscono violenza e che, nella maggior parte dei casi, non denunciano, non chiedono aiuto. In Italia, una donna muore ogni due giorni e mezzo per violenza. Dal 1° gennaio 2024 al 27 ottobre 2024, sono oltre 90 le vittime di femminicidi”. La partecipazione sia al trekking sia al convegno è libera e gratuita. Per info 366 1233618.

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