DOPO SEI MESI, IL CONTIGENTE DEL CORPO FORESTALE LASCIA IL TERRITORIO AQUILANO

Corpo Forestale di StatoIl giorno 27 settembre 2009, dopo 6 mesi di presenza costante e ininterrotta, fin dalle prime ore subito dopo la terribile scossa del 6 aprile, il contingente composto dai quadri permanenti delle Scuola, corso lasciano il territorio della Provincia de L’Aquila.

La breve distanza che separa Cittaducale dalla Città de l’Aquila e lo slancio di altruismo che alberga nei cuori dei Forestali tutti ha fatto si che questi fossero tra i primi a portarsi sia nel cuore della Città devastata che nei piccoli Comuni e Frazioni del territorio.
Nella prima settimana sono stati 140 gli uomini impegnati, tra Funzionari, Ispettori , Sovrintendenti Agenti , Allievi, personale Tecnico e Allievi Agenti, nello spasmodico tentativo di salvare il maggior numero di vite umane possibili. Intento coronato dal successo ma anche da tanti corpi recuperati, purtroppo, ormai privi di vita, tra le macerie e la polvere, operando giorno e notte.

Dopo la prima importante settimana il contingente della Scuola è stato dislocato nel Capoluogo, e nelle località di Onna, Villa S. Angelo, Bagno, Civita di Bagno, Roio, Fossa, Monteluco, per citarne alcuni, con compiti di cinturazione della “zona rossa” del Capoluogo, anti-sciacallagio, controllo ai varchi, collaborando con il personale del Comando Provinciale di Rieti e con altri Forestali intervenuti da tutta Italia e ovviamente in concorso con gli altri Corpi di Polizia. 

Dal mese di maggio fino ad Agosto le pattuglie messe in campo dalla Scuola Forestale sono state di otto-dieci al giorno coprendo ininterrottamente le 24 ore, notte e giorno al fine di garantire la sicurezza della popolazione e la tranquillità presso le tendopoli e ed evitare introduzioni furtive nella zona rossa. Poi ad inizio settembre riducendo il numero delle pattuglie , secondo le disposizioni impartite dai vertici di coordinamento.

Ora che le cose stanno gradualmente tornando alla normalità per gli Aquilani, anche per i forestali del Scuola di Cittaducale, si torna alla normalità del servizio intrinseco all’istituto di formazione e nel cuore di coloro che hanno generosamente prestato soccorso ai cugini Aquilani resteranno per sempre impressi sia i momenti più tristi che quelli belli, fatti di cose e gesti semplici, anche solo di un sorriso o di una mano tesa.