Le tre comunità di Castel di Tora, Colle di Tora e Ascrea, anche con i rispettivi sindaci, riunite sabato sera nella chiesa parrocchiale castelvecchiese, per il saluto a don Robert Kasereka Ngongi, che conclude il suo servizio nella diocesi reatina e, terminato il dottorato in Teologia morale all’Alfonsiana, si appresta a rientrare in Repubblica Democratica del Congo (dove insegnerà in Seminario e all’Università teologica sita nella propria diocesi), e l’avvio del ministero del suo connazionale don Kyalwahi Kizito Mumbere, che gli succede come amministratore parrocchiale delle tre parrocchie sulle sponde del lago del Turano. Il vescovo Vito, nel presiedere la Messa con il rito di ingresso, ha espresso il grazie a don Robert, che ha ricoperto anche l’incarico di direttore dell’Ufficio missionario diocesano, per i cinque anni «che ha vissuto in maniera generosa» tra i fedeli della vallata e ha invitato i parrocchiani dei tre paesi (cui si aggiunge anche la comunità di Stipes) ad accogliere don Kizito, che proviene dalla sua stessa diocesi congolese e che aveva già svolto un periodo di servizio pastorale in Italia (a Noto, in Sicilia). Da don Robert un grazie «al Signore per avermi fatto camminare con voi» invitando i fedeli ad accogliere il successore «con la stessa disponibilità e collaborazione che avete sempre dimostrato”.
Dalla sindaco di Castel di Tora Cesarina D’Alessandro – anche a nome degli altri due primi cittadini, Otello Loreti di Colle e Riccardo Nini di Ascrea – un saluto grato e commosso al sacerdote in partenza «per essere stato un amico e un fratello ma anche un indirizzo spirituale». «So bene di entrare in una realtà viva ricca di storia, di fede e di relazioni profonde. Non vengo con risposte già pronte ma con il desiderio sincero di camminare insieme a voi», ha detto don Kizito nel rivolgere il saluto alle comunità di cui assume la guida.













