Il Presidente del consiglio comunale di Rieti Marroni non spreca occasione per dimostrare alla città la sua incapacità nel saper interpretare il ruolo super partes di garante delle prerogative istituzionali dei consiglieri tutti, indossando a suo piacimento, a fasi alterne, la casacca di arbitro e di giocatore di una delle due squadre e di difensore d’ufficio dell’Amministrazione.
È lo ha dimostrato ancora una volta licenziando un comunicato stampa dove erroneamente afferma che il Comune di Rieti, negli anni dal 2009 al 2011, avrebbe nascosto incarichi per oltre cinque milioni di euro. La verità, invece, è un altra e al posto di fare demagogia spicciola Marroni abbia l’accortezza di chiamare le cose con il loro vero nome, affermando che la problematica sollevata dalla relazione ministeriale che lui cita, riguarda il mancato inserimento da parte dei dirigenti, e non quindi del Sindaco o degli Assessori della vecchia giunta, della rendicontazione dei contratti che i settori provvedevano a stipulare, e che avrebbero dovuto essere pubblicati, per renderli conoscibili ai cittadini, sul sito istituzionale del Comune.
Che non sono incarichi esterni dati ad uffa per sperperare denaro pubblico, come si sarebbe tentati nel ritenere leggendo le dichiarazioni, ma che riguardano, ad esempio, anche i rinnovi trimestrali dei contratti per le borse lavoro, i contratti co.co.co., dei precari, dei lavoratori pagati con i voucher.