Il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, il Commissario straordinario di Governo per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016, Sen. Guido Castelli, il Direttore dell’Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione Lazio, Luca Marta, e l’Amministratore Delegato di Invimit SGR, Stefano Scalera, hanno firmato oggi il Piano Città degli immobili pubblici di Rieti per valorizzare e riqualificare il patrimonio immobiliare pubblico, secondo un percorso condiviso, per rispondere alle esigenze delle pubbliche amministrazioni e ai fabbisogni del territorio, in un’ottica di creazione di valore economico, sociale e ambientale. Il Piano Città degli Immobili Pubblici di Rieti integra il recupero del patrimonio immobiliare con la riqualificazione post-sisma in un’ottica di rigenerazione urbana, orientata anche alla valorizzazione delle risorse culturali e naturali del territorio. L’obiettivo è di rendere il centro storico più attrattivo, resiliente e accessibile, attraverso la valorizzazione degli edifici di pregio, il potenziamento del polo universitario de La Sapienza e la creazione di nuovi spazi dedicati alla formazione e alla ricerca. Particolare attenzione viene riservata alla sostenibilità ambientale attraverso interventi di riqualificazione degli spazi verdi, la tutela del parco fluviale del Velino, e la promozione della mobilità sostenibile. Il Piano prevede il potenziamento e la messa in sicurezza dei presidi e degli edifici destinati a funzioni strategiche sello Stato e della PA, il miglioramento dei servizi ai cittadini e l’adozione di soluzioni innovative e digitali, iniziative di housing universitario, il recupero di aree urbane e sportive per rafforzare la coesione sociale e l’identità del territorio.
“Il Piano Città degli immobili pubblici di Rieti è lo strumento che l’Agenzia del Demanio ha adottato, in sinergia con gli enti del territorio, per condividere la destinazione degli immobili pubblici secondo i fabbisogni della città in un’ottica di rigenerazione urbana e benessere della collettività. A Rieti l’intento è di valorizzare l’identità storica, culturale e paesaggistica del territorio nel cuore dell’Italia e del Lazio. Il Piano contiene molti interventi di riqualificazione che miglioreranno l’attrattività per i giovani universitari e garantiranno la resilienza degli immobili destinati a funzioni strategiche e dell’intera città” – ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme. “L’Ex Carcere di Rieti – Santa Scolastica, Istituto Strampelli, i poli multifunzionali Ex Zuccherificio, Ex SNIA Viscosa ed Ex Montedison, l’ex Mattatoio Comunale, sono alcuni degli immobili dismessi o sottoutilizzati che si restituiscono alla collettività, anche in una mixitè di funzioni e di servizi al cittadino. La città, colpita dal sisma del 2016, può diventare una città del futuro, un ecosistema di innovazione con la presenza sempre più importante dell’Università e dei giovani, Rieti si proietta in una visione innovativa di rigenerazione urbana che coniuga i valori identitari e la cultura con ambiente e sicurezza, si prepara ad offrire nuove opportunità per i giovani e per creare un tessuto socio-economico forte”.
“E’ una giornata estremamente importante per Rieti” – ha aggiunto il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi – “Oggi non presentiamo soltanto un significativo Piano di riqualificazione e valorizzazione immobiliare, ma certifichiamo una visione strategica di città, un percorso che guarda al futuro per consegnare alle nuove generazioni un territorio capace di implementare tutte le sue potenzialità culturali, universitarie, formative, di ricerca e sviluppo. Si tratta di un’eccezionale opera di programmazione che unisce vari attori, a partire dal Comune di Rieti. Ciò dimostra non soltanto l’attenzione verso la nostra città, ma soprattutto la capacità di disegnare una prospettiva complessiva, strategica e chiara che unisce in un unico disegno complessivo tante linee di intervento e numerosi progetti che stiamo calando sul territorio, a beneficio complessivo del sistema cittadino”.
“La firma di questo Piano rappresenta un passaggio strategico per la riqualificazione e lo sviluppo non solo della città di Rieti, ma di tutto il territorio sabino – ha dichiarato il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli – Non si tratta solo di recuperare edifici, ma di costruire una visione condivisa di rigenerazione urbana che integri sicurezza, servizi, sostenibilità e opportunità per i giovani. Questa lungimirante strategia si integra pienamente con l’opera di riparazione economica e sociale che stiamo compiendo nell’Appennino centrale, al fine di creare le condizioni per un rilancio strutturale dei territori colpiti dal sisma. Valorizzare il patrimonio pubblico significa rafforzare l’identità della città e rendere il centro storico più attrattivo. Oggi questi obiettivi sono alla portata, grazie alla collaborazione e all’impegno dell’Agenzia del Demanio, del Comune di Rieti, della Regione Lazio e di Invimit”.
“Questo accordo, il primo che Invimit SGR sigla con l’Agenzia del Demanio che dovrebbe rappresentare il suo alleato naturale, segna un altro punto di svolta della nuova gestione della SGR” – ha dichiarato l’Amministratore delegato di Invimit SGR, Stefano Scalera – “Oltre ad essere un ponte tra Stato e mercato, oggi la Società avvia un percorso di collaborazione stretta con le città italiane che contiamo di replicare in altri Comuni per investimenti che auspichiamo siano di interesse del quotista pubblico (MEF e INAIL), le cui risorse saranno investite su questi ed altri progetti di studentati, case per le giovani coppie e lavoratori fuori sede. È con questo spirito che ci accingiamo, nell’ambito di un fondo immobiliare, a lavorare – per restituire funzioni alla città di Rieti – nell’Ex Monastero di San Benedetto e nell’Ex Convento di San Damiano, due asset pubblici inseriti in un percorso condiviso tra SGR e amministrazione comunale, con un investimento della SGR di almeno 10 milioni di euro. Le nuove funzioni individuate insieme al Comune – rispettivamente housing universitario e spazi per aule e laboratori – rispondono a bisogni concreti del territorio e rafforzano il ruolo strategico di questi beni nel tessuto urbano. Si tratta di due immobili collocati in posizioni centrali e strategiche, che siamo certi potranno costituire un’ulteriore leva di sviluppo per la città, sostenendo le politiche di rigenerazione urbana e di crescita territoriale su cui l’Amministrazione comunale è fortemente impegnata.”
Il Piano Città degli immobili pubblici di Rieti seleziona un primo portafoglio immobiliare di 19 beni (6 di proprietà dello Stato, 1 di proprietà mista Stato/Comune, 11 di proprietà del Comune e 1 di proprietà della Regione). Potranno essere aggiunti ulteriori immobili da valorizzare, anche con il coinvolgimento di altri Enti e Istituzioni.
Immobili di proprietà dello Stato coinvolti nel Piano Città:
- Ex carcere di Rieti – Santa Scolastica
- Ex Banca d’Italia
- Caserma Vigili del Fuoco
- Palazzo Uffici Finanziari
- Ex Palazzina R.U.N.A.
- Ricovero Antiaereo
Immobili di proprietà del Comune/Stato coinvolti nel Piano Città:
- Istituto Strampelli
Immobili di proprietà del Comune coinvolti nel Piano Città:
- Area – via Fonte Cottorella
- Area – comprensorio via Porrara
- Complesso Di San Benedetto
- Complesso di San Damiano
- Complesso ex Piaggio
- Casale Petrongari
- Torre Vicentina
- Sede Azienda Servizi Municipalizzati
- Area Via Luigi Einaudi
- Istituto comprensivo Minervini Sisti
- Complesso dell’Istituto Sacchetti Sassetti
Immobili di proprietà della Regione coinvolti nel Piano Città:
- Ex Ospedale Civico

















