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martedì 16 Settembre 2025
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Decreto legge Rilancio e concorso riservato per il sostegno

“Ho ritenuto doveroso presentare un emendamento (91.0.4) sul sostegno didattico, che prevede una unica e agile procedura concorsuale per tutti i docenti specializzati sul sostegno, finalizzata alla immissione in ruolo nelle scuole di ogni ordine e grado.” Così ha detto l’on. Antonio Tasso nell’emendamento al D.L. 19 maggio 2020 n.34, il cosiddetto Decreto Rilancio, che ha introdotto misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia nonché di politiche sociali connesse alla emergenza epidemiologica da Covid 19.

Tale emendamento sarà discusso in Commissione alla Camera dei Deputati. La procedura concorsuale consisterebbe in una prova orale di natura didattico – metodologica da tenersi, in considerazione della emergenza sanitaria, entro il termine dell’anno scolastico 2020-2021.”

Come Uil Scuola – sostiene Pino Turi – siamo d’accordo con l’on. Tasso, perché la Uil sostiene da almeno due anni questa soluzione. Il prossimo primo settembre la scuola avrà bisogno di circa duecentomila supplenti, sia per posti comuni che per il sostegno. Ci saranno trentottomila cattedre rimaste vacanti e trentanovemila pensionamenti, i docenti di ruolo servono subito e non tra due anni.

La Uil Scuola ha proposto che tutti i docenti con almeno tre anni di servizio, che hanno consentito alla scuola pubblica di funzionare, potessero partecipare ad una procedura concorsuale per soli titoli con prova orale finale, esattamente come chiede l’on.

Tasso per i posti di sostegno. La soluzione concorso per titoli e prova orale finale – sottolinea Turi – consentirebbe a migliaia di precari di essere in cattedra già a partire dal prossimo settembre. Dalla ministra Azzolina ci è stato detto che in questo modo non si privilegiava il merito e che la Costituzione impone un concorso diverso da quello per titoli e servizio.

Ora ci chiediamo: la presentazione dell’emendamento dell’on. Tasso, che noi condividiamo pienamente, rappresenta un ripensamento delle scelte politiche della ministra Azzolina? Che fine fa il tanto richiamato merito? Ed il concorso per titoli vale solo per alcuni o per tutti?

Chiediamo quindi al Governo ed ai partiti di maggioranza di portare avanti l’emendamento dell’on. Tasso ma per tutti i precari, compresi anche i docenti ed i Dsga facenti funzione, con trentasei mesi di servizio. Se ne gioverebbe sicuramente la scuola”.

R.M.

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