Decadenza dirigenti, l’ex assessore Bigliocchi: Caro Antonio…

“Caro Antonio,
ho lette le tue dichiarazioni in merito alla brutta vicenda dei due dirigenti ex articolo 110 in cui accusi la minoranza di scarsa attenzione ai problemi della città per seguire solo interessi personali (LEGGI).

Credo tu stia sbagliando perchè il rispetto delle norme vigenti non può essere demandato a fantasiose interpretazioni di comodo ed è garanzia degli equilibri dell’Ente, e quindi della città, che tu stai amministrando.

Ricordiamo brevemente che il problema sorge all’approvazione del consuntivo 2017 e dalla certificazione, votata dal Consiglio e voluta dalla Giunta, del Comune come ente strutturalmente deficitario in 5 punti specifici e questo comportava la decadenza immediata dei due dirigenti ex art. 110.

Come si è arrivati a questo è abbastanza chiaro ed il punto che ha creato il problema è quello dei tempi di pagamento ai fornitori non rispettati.

Ho difficoltà a capire come dirigenti così attenti, spesso anche ossessivi nella loro attenzione, e tu lo sai bene, al punto di rendere difficile l’amministrazione della città si siano lasciati sfuggire questa cosa e si siano limitati ad ignorare quanto peraltro era stato segnalato e denunciato dalla minoranza.

Hai ragione quando dici che non è possibile amministrare senza dirigenti ma qualcuno avrebbe dovuto consigliare e fare qualcosa di utile, avrebbe dovuto azzerare i contratti, chiedere un incontro con gli uffici preposti del ministero degli interni, spiegare il problema e trovare li il modo di garantire la funzionalità dell’Ente.

Si è preferito invece affidarsi alla necessità di personale, ma non funziona in questo caso la piattaforma Rousseau, e la non applicazione della norma fa intravvedere il danno erariale, stipendi non dovuti, ed un abuso d’ufficio con la A maiuscola.

Questo, se mi permetti, per superficialità ed un minimo di arroganza che in amministrazione difficilmente paga.

Segnalare e dire queste cose però non puoi considerarlo un interesse personale ma è un interesse collettivo di cui la politica è responsabile ma di cui sono responsabili anche quei dirigenti che hanno preferito non vedere. Non so come finirà, spero bene per la città, ma forse servirà a te per il futuro”.

Paolo Bigliocchi