Da “Via Veneto a Terminillu”, un’opera teatrale omaggia Marcella Mariani e il Grande Torino

Incentrata sulla storia relativa allo sviluppo turistico del Terminillo, al tempo “Montagna di Roma”, la commedia: “Da Via Veneto a Terminillo” del maestro Francesco Rinaldi, nei giorni 3 e 4 febbraio al Teatro Flavio Vespasiano, è stata portata in scena, rigorosamente in vernacolo, dal Circolo de’ li Rapari dell’Associazione Orizzonti Sabini.

Anima la scena il conflitto generazionale, tra l’anziana proprietaria di un vecchio albergo del Terminillo ed i propri familiari che vorrebbero dare un tocco di nuovo, dopo il periodo di decadenza degli ultimi decenni.

Ebbene, ecco la sorpresa:

La prima scena del secondo tempo si apre con una emozionante canzone, realizzata e cantata dallo stesso autore, dal titolo: Per sempre nel blu – Il Grande Torino e la Miss, per ricordare Marcella Mariani Miss Italia e attrice, che perse la vita nella tragedia aerea del Monte Terminillo del 13 febbraio 1955 e gli “Invincibili”. Applausi a scena aperta!

Rinaldi, nel mese di maggio 2017, partecipò a Superga all’inaugurazione di un totem commemorativo che venne posto ai piedi del Mausoleo del Grande Torino, per ricordare la tragedia aerea del Terminillo del 13 febbraio 1955, passata alla storia come la “Superga Reatina”.

Proprio in questa occasione promise all’amico Tavani, promotore dell’iniziativa, di creare una testimonianza artistica, a perenne ricordo di quel giorno e di quelle tragedie!

Ciò, puntualmente è avvenuto!

Antonio Tavani e Stefania Santarelli, Presidente della Associazione Culturale Saletta dei Ricordi, rivolgono parole di gratitudine nei riguardi di Francesco Rinaldi, regista dell’opera “Da via Veneto a Termenillu” nonché autore dell’omonimo libro, di Sergio Luzzi Presidente dell’Associazione Orizzonti Sabini. Ed inoltre, vivo apprezzamento verso gli attori per la magistrale interpretazione, Michele D’Alessandro e Primo Scappa curatori della mostra, che ha preceduto la rappresentazione teatrale.

FOTO: Giampaolo Muliari. direttore Museo del Grande Torino