CUP e servizi Amministrativi Lazio, si va verso lo sciopero

“Dalla Regione Lazio nessun rispetto per le persone e per gli accordi. Il 3 settembre i lavoratori delle cooperative sociali e delle società che gestiscono il servizio scenderanno
in piazza con un presidio di protesta sotto la sede dell’amministrazione regionale.

Pretendiamo il rispetto dei patti i livelli occupazionali e retributivi non si toccano”. Fp-Cgil Roma e Lazio, Filcams-Cgil Roma e Lazio, Cisl-Fp Lazio, Fisascat-Cisl Lazio, Uil-Fpl Roma e Lazio e Uil Trasport Roma e Lazio si preparano alla battaglia dichiarando lo stato di agitazione nella vertenza dei duemila lavoratori esternalizzati dei Cup e dei Servizi amministrativi stretti nella morsa di cambi di appalto nei quali, al contrario di quanto sottoscritto nelle intese con la Regione, gli aggiudicatari dei bandi di gara non riescono a garantre salari e post di lavoro.

I segretari generali regionali dei sindacati – Natale Di Cola (Fp-Cgil Roma e Lazio), Roberto Chierchia (Cisl-Fp Lazio), Sandro Bernardini (Uil-Fpl Roma e Lazio), Alessandra Pelliccia (Filcams-Cgil Roma e Lazio), Carlo Costantni (Fisascat-Cisl Lazio), Simona Rossito (Uil-Trasport Roma e Lazio) – denunciano una situazione gravissima in cui “tra finte amnesie, ritardi e tentativi di insabbiare i problemi, i nodi stanno arrivando al pettine. Dopo il primo risultato positvo dell’Azienda Sant’Andrea, c’è stato un brusco e colpevole cambio di rotta risorse insufficienti, nessuna garanzia sulla tenuta occupazionale e salariale, Regione lattante”.

Una prospettiva inaccettabile per le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil che chiamano i lavoratori alla mobilitazione: “Chiediamo la salvaguardia dei posti di lavoro e dei salari. Vanno rispettati gli accordi sottoscritti. E’ dal 2015 che aspettiamo i progetti innovativi attraverso cui finanziare le risorse necessarie a pagare gli stipendi senza che nessuno rischi di essere licenziato.”

“Non permeteremo che si contnui a giocare con il futuro professionale e personale dei lavooratori. Nè che servizi primari per le persone come i centri di prenotazione siano messi a rischio” concludono i sindacalisti. “Vogliamo avere soluzioni certe in una vertenza che riguarda 2.000 dipendenti e che dura ormai da due anni. Per questo il 3 settembre protesteremo in piazza Oderico da Pordenone a Roma contro l’indifferenza dell’amministrazione regionale, per tutelare le famiglie e la qualitl dei servoizi ai citadini. In assenza di risposte siamo pronti allo sciopero.”