Costini: “Cari amici di AVS, non usate i piani integrati per contestare il Comune. Li avete bocciati voi”

Chicco Costini

“In questa caldissima estate, mentre il dibattito politico locale si infiamma, ho letto con interesse un comunicato di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), che riunisce le anime della sinistra reatina e italiana. Con sorpresa e piacere, scopro che, a distanza di quasi 15 anni, AVS esprime un giudizio positivo sul mio operato come assessore, citando il progetto di riqualificazione delle aree industriali, ex Zuccherificio ed ex SNIA, per criticare l’attuale amministrazione. Non posso negare che questo riconoscimento mi gratifichi, riportandomi a un’epoca in cui mi dedicavo con passione alla cosa pubblica.

Tuttavia, mi lascia perplesso l’uso polemico di quel progetto, purtroppo arenatosi a causa di una miopia politica. L’idea di trasformare le ex aree industriali in un unico polo urbanistico si basava su un’opportunità legislativa, valida all’epoca ma oggi non più realizzabile. È bene ricordare che queste aree sono proprietà private: il Comune può esercitare al massimo una moral suasion, a meno di non voler investire ingenti risorse pubbliche per espropriarle. All’epoca, grazie ai Piani Integrati previsti da una legge regionale, riuscii a convincere le proprietà a collaborare per un progetto che prevedeva la complementarietà delle realizzazioni, immaginando un nuovo centro città moderno, capace di ricongiungersi con il centro storico.

Un’idea ambiziosa che univa la Rieti storica, simboleggiata dal campanile della cattedrale, alla Rieti moderna, rappresentata dalla ciminiera dello Zuccherificio. Un progetto che avrebbe portato oltre 60 milioni di euro di investimenti privati, dando vita a una rivoluzione urbanistica attraverso una collaborazione pubblico-privata, con il Comune in grado di orientare le imprese verso le reali esigenze della Città. Purtroppo, quei Piani Integrati furono bloccati dall’amministrazione Petrangeli, esponente di AVS, con una decisione che denotò una grave mancanza di visione. Le ragioni di quello stop, influenzato da alcuni “circoli” di notabili locali, sono complesse e oggi poco utili da riesumare. La realtà è che, con la scadenza dello strumento normativo, quel progetto non è più realizzabile.

Plaudo, invece, all’impegno dell’assessore Rositani, che sta cercando di portare avanti la riqualificazione di queste aree nonostante le difficoltà e gli enormi interessi in gioco, utilizzando gli strumenti oggi disponibili. Dopo oltre mezzo secolo, Rieti merita di trasformare i vecchi stabilimenti industriali in nuovi quartieri, cancellando il degrado urbano che da troppo tempo deturpa la città. Agli amici di AVS voglio ricordare che i progetti si realizzano quando si governa, non con le chiacchiere. La città ha bisogno di visione e concretezza, non di polemiche sterili”.
Così nella nota Felice Costini