Coordinamento “Riprendiamoci il parcheggio”: Non riceviamo tutte le risposte dagli Enti

l coordinamento di associazioni “Riprendiamoci il parcheggio” ringrazia il Prefetto, che a pochi giorni dal suo insediamento ha subito preso cuore la questione del parcheggio a pagamento al De Lellis ed ha inteso convocare al tavolo anche il coordinamento.

Ad incontro avvenuto, esprimiamo un misto di soddisfazione e rammarico. Soddisfazione per il fatto che il tavolo sia operativo, rammarico per non aver avuto risposta ad alcune questioni poste agli Enti coinvolti.

In particolare, rimarchiamo l’assenza della Regione Lazio, soggetto fondamentale per comprendere le effettive opportunità del più generale futuro sviluppo della nuova Zona a Servizi Sanitari, e dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Rieti (presente il Vicesindaco), il quale è da tempo chiamato a rispondere della totale assenza di pianificazione in una Zona tanto importante per la cittadinanza non solo reatina.

E’ infatti sotto gli occhi di tutti il risultato dell’improvvisazione con cui il Consorzio Industriale della provincia di Rieti è stato lasciato agire, con scopi che tra l’altro che esulano dai principi statutari.

E’ per tale ragione che l’obiettivo di ripartire da una corretta pianificazione, in capo al Comune e alla Regione competenti, è stato posto come priorità dai rappresentanti del coordinamento “Riprendiamoci il parcheggio” delegati a partecipare al tavolo.

E’ questo l’unico modo per restituire ai cittadini, al momento unici “finanziatori” dell’opera attraverso il pagamento della tariffa di sosta, un po’ di trasparenza e dignità, in particolare ai “soggetti fragili” che maggiormente patiranno una scelta che vede tristemente coinvolti tanti rappresentanti istituzionali che avrebbero, come primo mandato, proprio quello di fare gli interessi di tutti e non di pochi.

Il Prefetto ha espresso più volte il senso del carattere di “mediazione” del tavolo, strumento individuato per l’individuazione di un percorso atto ad ottenere una immediata mitigazione del problema, ed in tal senso abbiamo anche proposto soluzioni operative immediate e praticabili.

La prima era semplicemente quella di alzare da subito la sbarra che impedisce ai cittadini di sostare gratuitamente nel parcheggio esistente, in ragione del fatto che la convenzione tra Consorzio e AJ Mobilità prevede che la concessione abbia inizio solo ad opere collaudate e che la concessionaria stessa, come rilevato dal Comando di Polizia Municipale di Rieti, non è titolare di alcuna SCIA, autorizzazione imprescindibile per esercire un’attività commerciale.

Inspiegabilmente, dopo un lungo assordante silenzio seguito alla nostra semplice richiesta, l’unica risposta da parte del Presidente del Consorzio Industriale Ferroni è stata: “Non è questa la sede in cui sono tenuto a rispondere, sarebbe meglio se andiamo tutti a prenderci un caffè”.

A parte il poco rispetto dimostrato nei confronti di tutti ci è sembrato, come sottolineato anche dai Sindacati presenti, atteggiamento poco consono ad un tavolo che dovrebbe affrontare il merito delle questioni.

Volendo però non perdere di vista l’obiettivo, abbiamo almeno cercato di capire cosa fosse successo in merito al parcheggio ASL costato ai cittadini oltre 385.000 euro ed ora “regalato” ad un privato.

Il Direttore Sanitario Rea ci ha quindi informato di aver intrapreso una causa legale con l’allora proprietario dell’area a cui la ASL per più di dieci anni ha pagato l’affitto. Tale affermazione non sembra però coerente con la richiesta della stessa ASL, protocollo 19524 del 19.04.2018, rivolta alla A.J. Mobilità e al Consorzio Industriale per ottenere la corresponsione della stessa cifra.

In nome di quella bellissima parola tanto sottolineata ieri, cioè l’Etica, ci aspettiamo correttezza su esposizione dei fatti, per avvicinarci ad un’altra bellissima parola che si chiama Verità.

Proprio per questo abbiamo depositato agli atti del Tavolo una serie di domande, su cui attendiamo risposta dagli Enti competenti e che divulghiamo volentieri.
Perché, come abbiamo sottolineato, dalla risposta a quelle domande discende non solo il futuro delle aree a parcheggio per andarsi a curare, ma anche “chi” e “come” sarà tenuto a gestire l’intero comparto dei servizi sanitari, ivi inclusa la costruzione di un nuovo Ospedale.

Coordinamento “Riprendiamoci il parcheggio”