Nelle giornate del 1 e 2 ottobre 2025, gli studenti delle classi prime del Convitto hanno vissuto due intense esperienze nell’ambito della seconda fase del Progetto Accoglienza, pensato per accompagnare i nuovi arrivati nel percorso di integrazione scolastica, emotiva e relazionale. Due giornate diverse, ma complementari, che hanno unito spiritualità e natura, riflessione e spensieratezza, memoria e scoperta, lasciando nei ragazzi un segno profondo.
Fonte Colombo: alla scuola di San Francesco
Il primo ottobre, i convittori si sono immersi nella quiete senza tempo del Santuario di Fonte Colombo, nel cuore della Valle Santa reatina. Considerato uno dei luoghi più significativi della spiritualità francescana, è qui che San Francesco nel 1223 scrisse la Regola definitiva dell’Ordine, approvata poi da Papa Onorio III. Non a caso, il santuario è noto anche come la “Sinai francescana”. Accompagnati dagli educatori, i ragazzi hanno potuto percorrere i sentieri che furono del Santo, visitare la grotta dove egli pregava, entrare nel convento e nella piccola chiesa. È stato un vero e proprio cammino spirituale, che ha toccato mente e cuore, offrendo spunti di riflessione sui valori francescani della semplicità, accoglienza, fraternità, rispetto per il creato e ricerca della pace interiore.
Momenti di silenzio, attività di gruppo e preghiera hanno guidato i giovani alla scoperta di sé e degli altri, in un clima di profonda autenticità. La parola chiave è stata proprio “accoglienza”: accoglienza dell’altro, delle sue diversità, ma anche accoglienza interiore, come apertura e disponibilità a crescere insieme. Il momento conclusivo, dedicato alla condivisione delle esperienze, ha restituito un quadro toccante: parole come pace, natura, amore, comunità hanno rivelato quanto il messaggio di San Francesco sia ancora capace di parlare al cuore delle nuove generazioni.
Piediluco: la leggerezza della scoperta
Il giorno successivo, 2 ottobre, il Progetto Accoglienza ha proseguito il suo percorso tra le bellezze naturali e storiche del Lago di Piediluco e del suo pittoresco borgo medievale. Dopo la riflessione, la leggerezza: la giornata è stata pensata per favorire la spensieratezza e la socializzazione, elementi fondamentali nei primi passi all’interno di una nuova comunità scolastica. Le acque tranquille del lago, incorniciate da dolci colline, hanno offerto uno scenario ideale per rafforzare legami, creare amicizie e vivere momenti di gioia condivisa. Passeggiate nel borgo, giochi all’aperto e attività di gruppo hanno trasformato ogni momento in un’occasione per conoscersi meglio, abbattendo timidezze e costruendo relazioni autentiche. Ma anche in questa cornice giocosa non sono mancati spunti educativi: i ragazzi hanno avuto l’opportunità di riflettere sull’importanza della natura e sul rispetto dell’ambiente, temi sempre più urgenti e sentiti, soprattutto tra i più giovani.
Un’accoglienza che lascia il segno
Insieme, queste due giornate hanno composto la seconda fase del progetto di accoglienza, capace di coniugare profondità e leggerezza, spiritualità e concretezza. Fonte Colombo ha insegnato ad ascoltare il silenzio e a ritrovare sé stessi, Piediluco ha insegnato a ridere insieme e a riconoscersi negli altri. Due luoghi diversi, un unico obiettivo: accogliere e accompagnare i ragazzi in un percorso di crescita condivisa, costruendo le basi per un anno scolastico ricco di esperienze, relazioni e nuove consapevolezze. Il viaggio continua, tra i banchi di scuola, nei corridoi del Convitto, nei piccoli gesti quotidiani in cui, come insegnava San Francesco, la semplicità diventa forza e la gentilezza, un modo per costruire comunità.