Consorzio Sociale, Micheli: "Rieti non fermi i piccoli comuni"

Sul Consorzio Sociale RI1 a seguito delle affermazione dei consiglieri di maggioranza Domeniconi e Sebastiani (LEGGI) interviene Stefano Micheli Vicepresidente del Consorzio:
“Nel frattempo che elucubrate e decidete sareste pregati di non mettere in difficoltà gli altri comuni partecipanti, che invece il consorzio vogliono farlo funzionare a dovere e per questo lo hanno costituito, tra l’altro anticipando una decisione che ora è obbligatoria per tutti i distretti.
Continuate a parlare a vanvera di una cosa che non conoscete, non siete in grado di distinguere tra servizi propri del Comune di Rieti e servizi distrettuali, cosi ben abituati come eravate a usare i soldi del distretto e dei piccoli comuni per finanziarvi la spesa corrente e costruire marchette.
Ora il giocattolo si è rotto e i piccoli comuni si sono riappropriati delle loro legittime risorse e del loro potere decisionale. E se ora il comune di Rieti è nella condizione, non convocando il cda sulle questioni serie e più volte sollecitate non solo dai suoi componenti ma anche dal segretario generale oltreché dal personale, di bloccare e paralizzare l’intero consorzio e rete dei servizi, è proprio in virtù di uno statuto estremamente generoso che concede a prescindere la presidenza al Comune di Rieti oltre a una significativa quota ponderata sull’assemblea.
Quindi si, lo statuto va sicuramente rivisto. Per cancellare questi intollerabili privilegi a vantaggio del Comune di Rieti. Se avete dubbi sulle risorse, invece di sconvocare le commissioni per non dover affrontare i sindaci e il cda, abbiate il coraggio di incontrarci. E nel frattempo che studiate vedete pure di pagare le rate che dovete al consorzio come da contratto di servizio, 4,5 mln che dal comune devono tornare al consorzio. Siamo ancora in attesa della seconda rata scaduta da mesi da un mln e spiccioli. Che a breve partiranno pure i decreti ingiuntivi.
Se vi scappa di ricordarlo all’assessore o chi per lui, ci sarebbe una convenzione da firmare che consentirebbe l’impiego a 36 ore di tutte le assistenti sociali. Che mentre voi capite i progetti passano e i servizi cessano. Continuate ad accampare argomentazioni prive di senso e senza nessun aggancio alla realtà dei fatti. Noi non abbiamo tempo, non abbiamo più tempo, di ragionare sulle cialtronerie che andate diffondendo.
Perché a noi interessa il bene dei cittadini, e il bene dei cittadini passa attraverso la buona gestione del consorzio dei servizi sociali. Quella che una classe dirigente insipiente e incapace ora al governo di Rieti non vuole e non può garantire.
Di fatto il comune di Rieti ancora una volta, dopo la vicenda aps/sogea, si configura come il nemico principale dei piccoli comuni della provincia, tutto teso a garantirsi sempre e in ogni luogo vantaggi a scapito dell’area vasta. Un comune incapace di essere capoluogo di provincia. Visto che siete cultori del genere, non siete diversi da Thorin Scudodiquercia rincoglionito dall’oro al chiuso della montagna solitaria. Se volete uscire dal consorzio abbiate il coraggio di farlo e fatelo in fretta perchè non abbiamo più tempo da perdere con voi.
L’ultimatum lo hanno già dato i sindaci nell’assemblea del 23 gennaio ultimo scorso. Il prefetto scrive, e siamo già a 3, al vostro sindaco, non certo a noi”.