COMMISSIONE SANITA' IN REGIONE, IL SINDACO DI MAGLIANO PRESENTE PER DIFENDERE IL MARINI

Protesta a Magliano Sabina

Il sindaco di Magliano Sabina è stato ascoltato questa mattina dalla commissione Sanità del consiglio regionale del Lazio.
E’ stata l’occasione per rinnovare le proposte e per segnalare le assurdità del piano.

"L’ospedale di Magliano è da sempre un riferimento per l’intera provincia, nonché un avamposto per i cittadini che vogliano recarsi fuori regione, a Narni e Terni", ha tenuto a precisare il primo cittadino maglianese.

"Abbiamo riscontrato errori materiali nelle schede contenute nel Piano relative alla nostra realtà – ha detto Alfredo Graziani  ai consiglieri presenti nell’aula Etruschi della Pisana – Errori che senza dubbio hanno influenzato le scelte del Commissario. Uno per tutti, il dato sulla percentuale di rifiuto del ricovero dopo l’accesso al pronto soccorso: a noi risulta del 7,4% e non 28,7%".

Un’annotazione, a fronte di un auditorio attento a spese ed investimenti, sui costi sostenuti dalla Regione, non è certo stata fatta passare sotto silenzio da Graziani. "Senza dimenticare – ha aggiunto – i recenti investimenti convogliati sul nostro ospedale, per sei milioni di euro, che oggi ci consentono di avere sale operatorie nuove di zecca. Siamo coscienti dei sacrifici da fare, e per questo siamo pronti anche a rinunciare a qualche servizio, ma è indispensabile che il Pronto soccorso sia attrezzato con medici ospedalieri".

La vicepresidente della commissione, Lidia Nobili (Pdl) ha definito "realistiche e percorribili" tutte le proposte emerse, ribadendo l’impegno della Commissione "a farsi portavoce di queste istanze presso la struttura commissariale". Alessandra Mandarelli (Lista Polverini), che guida la commissione della Pisana, ha tenuto a sottolineare: "La nostra priorità finora è stata quella di non creare inutili illusioni o cavalcare facili proteste, bensì costruire in tutta trasparenza un’ipotesi migliorativa di alcuni aspetti del Piano, nel pieno rispetto delle esigenze di bilancio chieste al Lazio dallo Stato e della domanda di salute manifestata dai cittadini e dai loro legittimi rappresentanti".

All’incontro hanno partecipato i sindaci dei comuni dove si trovano le strutture sottoposte a riconversione nella cosiddetta "Macroarea 4":  Magliano Sabina, Bracciano, Ronciglione, Acquapendente, Amatrice e il commissario straordinario di Montefiascone. "Le audizioni tenute oggi in Commissione – ha osservato al termine dei lavori Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori e vicepresidente della commissione Sanità per la minoranza – hanno confermato pienamente l’assurdità del piano di riordino ospedaliero di Renata Polverini".

E ha traccia un panorama a dir poco paradossale: "gli interventi d’urgenza saranno ancora più rischiosi, perché i pazienti del nord del Lazio dovranno affrontare trasferimenti in ambulanza o elisoccorso fino a Roma; anche interventi chirurgici banali, realizzabili in day surgery, richiederanno trasferte fuori provincia o addirittura in Umbria o in Toscana; per i pazienti anziani l’alternativa agli ospedali chiusi saranno le Rsa, a totale carico delle famiglie; verranno chiusi persino presidi ospedalieri già ridotti all’osso come quelli di Acquapendente e Ronciglione, con ricadute devastanti su territori con migliaia di residenti; infine, non c’è nessuna chiarezza sulla destinazione futura del personale medico e infermieristico degli ospedali da chiudere".