COMIFAR, SINDACO EMILI: LA DIOCESI REATINA NON E' AL CORRENTE DEI RAPPORTI COMIFAR E FARMACIE ASM

Sindaco Emili

La solidarietà espressa dalla Chiesa reatina ai lavoratori Comifar è pari a quella che sistematicamente manifestano il Sindaco e la Giunta nei confronti di tutti i lavoratori che, in questo difficile momento, corrono il rischio di perdere il posto di lavoro.

La differenza, però, tra l’ordine religioso e quello civile consiste nel fatto che, mentre per il primo il compito primario e pregiudiziale è la salvezza dell’anima, gli amministratori debbono occuparsi più prosaicamente del sostentamento materiale degli essere umani.

Proprio questa differenza giustifica la mancanza di conoscenza da parte della Diocesi reatina delle problematiche legate ai rapporti tra Comifar e le farmacie di proprietà di ASM Rieti SpA. Tali farmacie non sono municipalizzate ma appartengono, sono cioè di proprietà, ad una società per azioni della quale il Comune è soltanto socio, seppure di maggioranza.

E, così come il Vaticano non può imporre la propria volontà alle numerose società per azioni delle quali è socio e non proprietario unico, anche il Comune non può permettersi di emanare diktat nei confronti della ASM Rieti SpA, imponendo ad essa comportamenti opposti alla logica del conseguimento di utili, con il rischio di procurare difficoltà alla società stessa e di conseguenza ai suoi dipendenti ed alla loro realtà occupazionale. In buona sostanza, è facile esprimere solidarietà, é molto più difficile renderla davvero operativa.

Fatta questa debita e doverosa precisazione, faccio presente che nei prossimi giorni, di intesa con le Organizzazioni sindacali, mi farò promotore di un nuovo incontro con le parti interessate (dirigenza Comifar, rappresentanti dei lavoratori, dirigenza ASM) per verificare se ci sono dei margini per impedire la chiusura del deposito reatino.

Tutto ciò premesso, nella seduta di Consiglio Comunale convocata per la giornata di domani, martedì 17 Gennaio 2012, l’Assessore Perelli risponderà puntualmente e con dovizia di particolari ad un’interrogazione presentata da alcuni consiglieri sull’argomento Comifar. Se la Diocesi avrà la bontà di prenderne conoscenza, dovrà convincersi che, in materia di SpA, è d’obbligo il rispetto delle norme, sia quando una società ha come azionista il Comune, sia quando il socio è il Vaticano.