CITTADINANZATTIVA: FALLIMENTO DELLA POLITICA SUI RIFIUTI

Raccolta differenziata

Siamo sconcertati dal fallimento della politica sui rifiuti messa in atto dall’Amministrazione Provinciale e dal Comune di Rieti. Sono oggettivi infatti i dati che dimostrano come si è cercato questo stallo nelle azioni di riduzione dei rifiuti e di promozione e attuazione delle raccolte differenziate “porta a porta”.

Da un lato la Provincia non ha erogato per tutto il 2010 un solo euro per tali progetti, dall’altro il Comune di Rieti, che ha ricevuto alcuni fondi e precise direttive dal CONAI, sembra fare di tutto per compromettere un percorso iniziato ormai due anni fa e che in Comuni simili si è da tempo avviato verso l’obiettivo “Rifiuti zero” (basterebbe copiare).

Ai rispettivi Enti rivolgiamo dunque due semplici domande:
1) Se nella Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2009-2011 sono previsti finanziamenti per quasi 6.500.000 € perché, invece di favorire l’attuazione della previsione contenuta nel Piano Provinciale (40% di raccolta differenziata contro il 65% che la legge imporrebbe) dotando i Comuni di mezzi, materiali e personale adeguati, l’Assessore Felici si prodiga quasi quotidianamente nel convincere i Comuni a confluire in una fantomatica Multiservizi privata in un momento in cui, tra l’altro, gli ATO sono ormai defunti e soprattutto dopo essere stati eletti invocando la gestione pubblica?

Non ci stupiamo dunque se anche l’acqua e il Servizio idrico integrato stanno prendendo di nuovo la strada dell’ulteriore privatizzazione, nonostante migliaia di cittadini abbiamo chiesto che i servizi d’interesse generale come quelli idrici siano considerati privi di rilevanza economica e quindi che vengano gestiti senza scopo di lucro attraverso Consorzi o Aziende speciali e non con nuovi carrozzoni semi-privati.

2) Se i dirigenti dell’ASM Rieti non credono, come più volte dichiarato pubblicamente, in un progetto che il Comune (socio di maggioranza) ha l’obbligo di portare avanti per rispettare la legge, perché gli è stato concesso il privilegio (?) di un affidamento diretto e senza gara del nuovo servizio pur essendo una SpA, cioè un ente di diritto privato?

Ad oggi non risulta ancora chiarito nulla di quanto più volte richiesto nei primi incontri ufficiali con le associazioni cominciati nell’ottobre 2009: i contratti di affidamento dei servizi all’ASM, il contratto d’appalto del Centro di Casapenta, il volume dei rifiuti effettivamente differenziati, gli steep informativi e formativi sulla popolazione, i nuovi siti di trasferenza necessari a differenziare e raccogliere correttamente e a norma di legge i rifiuti.

Non ci stupiamo dunque che l’ASM Rieti SpA disattenda il progetto approvato per i quartieri pilota (Campoloniano, Villette e Villa Reatina), se ha come obiettivo principale incenerire i nostri rifiuti.
Osserviamo infatti che i resoconti della raccolta porta a porta nelle zone oggetto di sperimentazione, seppur ancora parziali, appaiono approssimativi e contraddittori. Macroscopicamente discordi sono i dati ed argomentazioni esposti da ASM – che li ritiene ben al di sotto delle aspettative – rispetto ai dati di Legambiente che li ritiene, al contrario, positivi ed incoraggianti.

Come organizzazione che si è autoproposta al controllo dell’efficienza, efficacia e qualità del servizio chiediamo che venga meglio esplicitato il ruolo delle organizzazioni civiche anche in relazione all’applicazione comma 461 art.2 legge 244 del 2007 (Legge Finanziaria 2008) e che vengano finalmente forniti tutti i dati e chiarimenti che devono essere oggetto di apposita ed urgente riunione plenaria tra tutti i soggetti interessati, anche per discutere delle necessarie modifiche e proposte attuative al Piano Provinciale dei rifiuti!.