CISL, AGOSTINI: IL COMUNE DI RIETI E LA SUPER TASSA SUL SUOLO PUBBLICO

Lavori di restauro edifici nel centro storico di Rieti

“CARA dolce casa. Ristrutturarla a Rieti può rivelarsi un vero e proprio salasso. Soprattutto quando l’immobile si trova al centro storico.

I guai iniziano quando sei costretto ad occupare il suolo pubblico per effettuare i lavori. Cara, risulta infatti, la cifra da pagare al Comune, ancor più cara quella che devi sborsare sui parcheggi che vai ad occupare, visto che quest’ultimi, come è noto, sono di competenza della società Saba Italia, che ne gestisce la sosta per il proprio tornaconto.

Delle due l’una, verrebbe da dire e invece no. Metti le mani al portafogli e paghi due volte, in barba a qualsiasi legge di tutela dei cittadini. E sono proprio alcuni cittadini vessati, nostri iscritti e decine di ditte edili che sul territorio comunale operano, ad offrirci spunto per denunciare pubblicamente quella che ci permettiamo di definire come una vera e propria pratica di alleggerimento delle tasche dei contribuenti”.

Così, il segretario generale della Filca Cisl Francesco Agostini. “Per comprendere meglio ciò che accade quando un cittadino intraprende l’iter procedurale per ristrutturare un immobile -spiega Agostini- formalizzando presso l’ufficio di competenza la richiesta di occupazione di suolo pubblico, basta formulare le cifre richieste per tale pratica.
Circa un euro al giorno per metro quadrato per quanto attiene il Comune di Rieti, 3,50 a parcheggio occupato al giorno per la Saba Italia, fatto salvo i festivi e le domeniche.

Riassumendo…Per ristrutturare un immobile di media grandezza al centro storico -continua il segretario della Filca Cisl- oltre alla tassa sul suolo pubblico da versare al Comune, si è costretti a pagare i parcheggi, siano essi occupati da ponteggi, ad esempio, installati dalla ditta appaltatrice dei lavori, che lasciati liberi magari proprio per agevolare la circolazione lungo il tratto di strada in cui è allocato il cantiere.

Costo complessivo dell’operazione? Dalle 450 alle 630 euro al mese.

Visto che generalmente tali lavori si protraggono da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno -precisa Agostini- la cifra complessiva può raggiungere, udite udite, quota 8 mila euro!

E se come diceva Totò è la somma che fa il totale, con le cifre prospettate quello perpetrato nei confronti del cittadino è da considerarsi un abuso colossale.

Tutto ciò -conclude Agostini- in barba alla sbandierata politica di valorizzazione del centro storico storicamente propagandata dall’amministrazione comunale, poiché un cittadino che vuole ristrutturare la propria abitazione prima di metterci mano ci pensa due volte, a cominciare dalla super TASSA sul suolo pubblico”.