CGIL e UIL Rieti manifestano in queste ore in piazza del Popolo a Roma Capitale (nelle foto in diretta di Rietinvetrina). Salari e pensioni erosi dall’inflazione. Sanità pubblica smantellata. Legge sulla disabilità non finanziata. Nessuna politica industriale credibile in grado di affrontare e risolvere le tante crisi.
“Adesso basta – spiegano Claudio Coltella e Alberto Paolucci – è il grido che si alza anche dal nostro territorio e che arriverà sul palco romano di Piazza del Popolo per ribadire l’iniquità sociale di questa legge di bilancio, che aumenta il lavoro povero e precario, che premia chi le tasse non le paga.
Dei seimila rapporti di lavoro attivati nel primo semestre di quest’anno – ricordano i segretari Coltella e Paolucci – soltanto 938 sono stati a tempo indeterminato, tutti gli altri hanno riguardato forme contrattuali precarie, che mortifica il futuro di donne e uomini del reatino”.
Non va certo meglio alla fascia di popolazione più anziana – proseguono Paolucci e Coltella – la scelta del governo di non finanziare il fondo sulla non autosufficienza sta creando infatti difficoltà a circa 230mila over 65. E se poi aggiungiamo la scelta del presidente della Regione Lazio di cancellare il fondo taglia tasse, scopriamo che le addizionali Irpef su salari e pensioni graveranno per 640 euro che graveranno su salari e pensioni fino a un importo di 640 euro annui.
Quando le promesse della campagna elettorale si frantumano sui numeri reali la scelta è obbligata, concludono gli esponenti sindacali reatino, la scelta è lo sciopero generale. Lo sciopero per dire Adesso Basta, per chiedere al governo, attraverso una mobilitazione serrata, di aumentare stipendi e pensioni, di combattere l’evasione fiscale, di cancellare la precarietà, di rilanciare la sanità pubblica, di investire sulla salute e sicurezza dei lavoratori” – concludono Coltella e Paolucci.