I lupi appartenenti ad uno stesso branco, “comunicano” tra di loro attraverso l’ululato, stesso dicasi di quelli appartenenti a branchi diversi che si lanciano ululati di richiamo. Non lasciamoci però ingannare, la sensibilità dell’orecchio del lupo è molto più elevata di quella dell’uomo, potrebbe quindi accadere che noi non sentiamo il richiamo se ci troviamo lontano dall’esemplare che lo ha emesso, ciò non toglie che un altro lupo lo recepisca.
Proprio sul comprensorio del Monte Terminillo, in punti strategici già individuati, sta avendo luogo l’attività di wolf howling, posta in essere attraverso l’utilizzo di una strumentazione appositamente realizzata, costituita da un sorta di megafono ed una base registrata di ululati.
Gli ululati registrati, vengono “lanciati” con una cadenza regolare, poi si attende la risposta, che può essere di un singolo individuo o di un intero branco. Bisogna dire che la cosa non è automatica, ovvero non sempre dopo aver lanciato il richiamo si ottiene come risposta un ululato. Sono infatti molteplici le varianti che possono entrare in gioco.
Per gli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato questa diventa un’occasione anche per svolgere altre attività, quali il controllo del territorio in orari notturni, quando ad aggirarsi tra i monti potrebbero non essere i lupi o altri esemplari di fauna selvatica, ma altri “personaggi” magari animati da intenzioni diverse. La presenza di pattuglie che operano durante la notte ha effetti positivi anche nei confronti dei cittadini che in questo periodo si recano in montagna per sfuggire alla calura estiva e che magari dimorano nei camper.
L’attività di wolf howling, contribuirà a fornire notizie sulla popolazione di lupi “residenti” sul comprensorio del Terminillo e sui loro spostamenti ed ora, grazie al radio collare di “Carlina” riusciremo anche ad avere un quadro più completo sugli spostamenti di questi animali che, se nell’inconscio ci spaventano, nella realtà sono un anello fondamentale ed indispensabile del nostro ecosistema.