Caro Costini, Ti avevo invitato ad un confronto scevro da preconcetti sui numeri e da quelli partire per capire se un servizio è utile o no. Sembra quasi che il problema sia quello di stabilire se vince la sinistra o la destra ed in questo sembri dimenticare la centralità del paziente e le sue esigenze. Il continuo riferimento che fai al 118 è sbagliato perché lo scopo vero della medicina territoriale è la possibile gestione domiciliare degli interventi evitando l’ospedalizzazione. Non credo che il problema possa trasformarsi in un dibattito tra noi due e prendo atto di tutti gli interventi che si stanno realizzando in queste ore.
sarebbe sicuramente segno di maturità politica riconoscere onestà intellettuale anche a chi non la pensa come noi.
Non è stato mai mio costume essere “assoldato” da qualcuno per battaglie cui non credevo e non trovo accettabile che venga messa in discussione da te la mia onestà solo perché non la pensiamo allo stesso modo.
Hai preferito buttarla in caciara e trovo nelle tue parole i limiti di un ragionamento pieno di preconcetti e legato a schemi di parte davvero inutili quando si parla di gestione di un servizio pubblico.
Abbiamo condiviso atti pubblici e quindi ritengo tu non possa addebitarmi scarsa attenzione sulle problematiche della sanità ma questo non significa condividere tutte le scelte ed il riferimento che fai sul paziente psichiatrico uguale a qualsiasi altro paziente ha i limiti precisi della medicina.
Limiti che tu sicuramente conosci.
Torno quindi a dire che la verifica dei numeri è fondamentale.
Non dovrebbe esistere una medicina di parte ma un servizio per i cittadini e su quello dobbiamo concentrarci.
Sono disponibile a chiedere con te un incontro al Direttore Sanitario per le opportune verifiche.