Carceri, UILPA: subito nel decretone misure per la Polizia Penitenziaria

“Il Governo e, soprattutto, il Ministro della Giustizia Bonafede se vuole recuperare un minimo di credibilità, introducano subito nel decreto-legge (c.d. decretone) che l’Esecutivo si accinge a varare, oltre agli stanziamenti per la ricostruzione degli spazi detentivi demoliti con le rivolte dei detenuti dei giorni scorsi, almeno tre misure urgenti e indispensabili per il Corpo di polizia penitenziaria”.

Questo l’appello al Governo e al Guardasigilli di Gennarino De Fazio, per la UILPA Polizia Penitenziaria nazionale. De Fazio poi entra nel dettaglio: “il Ministro Bonafede, anziché continuare a diffondere sul sito web istituzionale quelle che si mostrano come vere e proprie fake news, imponga la forza della ragione e faccia introdurre nel decretone al varo del Governo tre misure, di cui due a costo zero: 1) nuovo reato per chi trovandosi in stato di detenzione aggredisca o minacci le Forze dell’Ordine; 2) interpretazione autentica della legge che disciplina l’utilizzo delle caserme al fine di renderle sempre e comunque gratuite;  3) assunzioni straordinarie per la Polizia penitenziaria”.

“A cosa servirebbe – incalza De Fazio – ricostruire le carceri per riconsegnarle alla forza bruta di facinorosi senza garantire la presenza forte dello Stato che difenda, non tanto le strutture penitenziarie, ma le fondamenta delle istituzioni democratiche? D’altronde, come il Ministro Bonafede ben dovrebbe sapere, le aggressioni di detenuti nei confronti di appartenenti alla Polizia penitenziaria perdurano e aumentano esponenzialmente nel numero da anni, tanto da risultare in media più di sessanta al mese quelle gravi, e da ben prima delle rivolte di questi giorni senza che i governi abbiano fatto nulla per impedirle o limitarle”.

“Analogamente, se in questi giorni di sommosse non vi fosse stato l’immediato intervento operativo di decine di Poliziotti penitenziari accasermati, in posti letto annessi alle carceri e in ambienti spesso fatiscenti, ma a pagamento, adesso staremmo a parlare di ben altri e più gravi accadimenti, attesi anche i pesanti tagli agli organici e i blocchi del turn over degli anni passati. Il Ministro e il Governo ci pensino – conclude De Fazio – la Polizia penitenziaria è stanca dei ‘grazie’ e delle ‘scuse’ fini a se stesse e senza alcun peso specifico; ora, subito, si aspetta un tangibile segnale di attenzione”.