Cantalupo in Sabina ha festeggiato i nonni in una maniera speciale!

Nella mattinata del 5 ottobre 2022, insieme ai bambini delle scuole, grazie alla sensibilità e all’iniziativa delle insegnanti che hanno creato l’evento, il Comune di Cantalupo in Sabina ha festeggiato i nonni in un modo speciale.

Tante generazioni a confronto, dalla più giovane fino a quella più matura, figlie di un tempo che ha attraversato tutte le stagioni, tenute insieme da un filo che seppure oggi conferisce la stessa straordinaria importanza, lo stesso ruolo, inevitabilmente distingue il presente dal passato.

“Nel tempo, l’immagine dei nonni si è caricata di nuove responsabilità e insieme al peso di un passato certamente più complicato del nostro, ha aggiunto sulle loro spalle tutte le difficoltà di un presente incapace di costruire un futuro migliore, di una instabilità e di una crisi valoriale che spesso ha reso la loro presenza indispensabile e necessaria per la stabilità e gli equilibri della nuova società, dei figli e dei nipoti – commenta il primo cittadino Paolo Rinalduzzi.

Da sempre, per i nonni e per tutte le generazioni che hanno preceduto la nostra, era naturale e scontato immaginare che chiunque fosse venuto dopo avrebbe avuto una vita migliore della loro, il modo più semplice per restituire il senso più alto ad una vita piena di sacrifici e di rinunce, per convincersi che aver costruito qualcosa di solido da consegnare al futuro dei propri cari, fosse un obiettivo primario, la vita, appunto. Da un po’ di tempo però le cose sono cambiate, il ciclo si è invertito, mettendo in discussione uno dei principi cardine che ha fatto grande il nostro Paese, che lo hanno reso più forte e diverso dagli altri, anche economicamente, tanto da mettere i nonni, ma anche le madri e i padri, al di là della generazione a cui appartengono, nella condizione di vivere il futuro dei propri cari come una angoscia e non più come una speranza. Per tutto questo, per la straordinaria capacità di sostenere un peso così grande, per quella di raccontare e di raccontarsi, per la facilità di sapersi emozionare, per essere ancora una base solida e una fonte di insegnamento mai scontata, per la dignità e per la dolcezza degli occhi che hanno visto il mondo cambiare in tanti modi diversi, come quelli di Alberico e di Erminia che non è potuta essere con noi, per i nonni più nonni di tutti, che a loro va la nostra gratitudine e la nostra infinita riconoscenza” – conclude il sindaco Paolo Rinalduzzi.