CALABRESE: SOLIDARIETA' PER LE REALTA' INTERESSATE AGLI OSPEDALI DI AMATRICE E MAGLIANO

Giosuè Calabrese

L’iniziativa assunta  dall’associazione territoriale “insieme per la Sabina” rappresenta un momento positivo di coinvolgimento  “dal basso” del territorio rispetto ad un problema molto importante che da tempo sta tenendo viva l’attenzione dei cittadini, ossia quello della ristrutturazione degli assetti sanitari in provincia di Rieti. Credo che vada innanzitutto sottolineato che la problematica non poteva più essere nascosta con la politica dello struzzo che portava a rinfoderare le armi dopo le rassicurazioni temporanee che di volta in volta sono state fornite senza  mai affrontare  il problema in termini strutturali e definitivi.

La sanità negli ultimi anni è stata interessata da dinamiche perverse che necessariamente primo o poi dovevano essere prese di petto. Si pensi solo al fatto che dal 2000 al 2008 la spesa per servizi  strettamente sanitari è salita del 26% mentre quella per attività amministrativa e burocratica in tale settore  del 43%! Occorre quindi  affrontare il problema in termini di razionalizzazione e non di razionamento, utilizzando le economie che da ciò potranno derivare  per aumentare gli investimenti e non la spesa corrente improduttiva e  di stampo clientelare.

Il gruppo politico dell’Unione di Centro seguirà attentamente l’evolversi della situazione con particolare riferimento alle vicende che riguardano il territorio reatino e i suoi presidi sanitari manifestando solidarietà  nei confronti delle realtà sociali interessate al mantenimento degli ospedali di Amatrice e Magliano nella certezza che rappresentano momenti insostituibili per la sicurezza sanitaria pur ritenendo indispensabile  individuare in essi quelle funzioni strategiche e compatibili per ragioni di partenza opposte ma convergenti, ossia il disagio logistico di Amatrice e il vantaggio logistico di Magliano. Siamo anche rassicurati dal fatto che, aldila delle preoccupazioni derivanti dall’impatto  emotivo prodotto dal decreto 48  del 31.5.2010, la vicenda per gli aspetti che va a regolare, in particolare per quanto attiene l’istituzione delle macroaree,  dovrà  necessariamente essere deliberata  dal consiglio regionale all’interno del quale la democrazia politica, spero responsabile, potrà  garantire i territori.