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martedì 16 Dicembre 2025
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Bloccata la famosa “Banda dell’Audi nera”. Carabinieri di Rieti arrestano l’organizzazione criminale che aveva commesso oltre 68 furti ad esercizi commerciali

Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Rieti hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, disposte dal G.I.P. del Tribunale di Rieti su richiesta della
Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti di etnia rom ritenuti responsabili, a vario titolo, di 68 furti aggravati, una rapina, riciclaggio e resistenza a pubblico ufficiale. Ulteriori due analoghe ordinanze di custodia cautelare in carcere, pur emesse
dall’ Autorità Giudiziaria, non sono state tuttora eseguite poiché gli indagati dopo essere stati ascoltati nel corso del previsto interrogatorio preventivo, si sono successivamente resi irreperibili Sono tuttora in corso le attività finalizzate alla loro ricerca.

Inoltre, ad un’ulteriore persona, minorenne, è stato notificato un “Avviso di conclusione delle indagini preliminari” emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma. Le misure cautelari, eseguite al termine di un’intensa attività investigativa, hanno permesso di disarticolare il sodalizio criminale che, in appena cinque
mesi, era riuscito a mettere segno vari furti asportando beni e denaro contante
per un valore di circa 300.000 euro.

LE INDAGINI
L’attività investigativa è stata avviata a seguito del furto commesso nelle prime ore del 13 ottobre 2023 presso il supermercato Tigre di Scandriglia (RI), dove erano stati asportati una cassaforte contenente 4.500 euro in contanti e buoni spesa per un valore di 2.000 euro.Quella stessa notte gli indagati si erano resi responsabili di ulteriori due furti: uno in una rivendita di abbigliamento a Carsoli (AQ) e un altro in un negozio di ottica a Fiumicino (RM). Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rieti, sono state condotte con metodi tradizionali (osservazioni, pedinamenti e servizi dincontrollo) e con strumenti tecnici quali intercettazioni telefoniche, analisi dei tabulati e dello studio delle celle telefoniche agganciate dai dispositivi in uso agli indagati. Questi elementi hanno consentito di ricostruire puntualmente gli itinerari percorsi da ciascun soggetto in occasione di ogni singolo episodio: dallabpartenza dai domicili romani, al punto di ritrovo nella Capitale, ai tragitti per raggiungere i comuni colpiti dai furti e, infine, al rientro a Roma.

MODUS OPERANDI

Il gruppo criminale operava con estrema organizzazione e professionalità. Gli indagati:

• partivano ogni sera da Roma per compiere i colpi e rientrare la mattina successiva;

• utilizzavano autovetture di grossa cilindrata, cambiate frequentemente;

• applicavano targhe rubate poco prima dei furti, così da eludere i sistemi di lettura automatica e, in caso di controllo, non risultare segnalati poiché la denuncia non era stata ancora formalizzata (per questa condotta è stato contestato anche il reato di riciclaggio). L’attività criminale ha riguardato ben 68 episodi commessi tra il 7 ottobre 2023 e 1’8 marzo 2024, distribuiti nelle province di Rieti, Roma, Frosinone. L’ Aquila, Terni, Firenze, Perugia, Siena, Arezzo, Prato, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. In più occasioni venivano perpetrati più furti nella stessa notte

LA RAPINA DI PETRITOLI

Oltre ai furti, agli indagati è stata contestata una rapina avvenuta nella nottebdell’8 febbraio 2024 a Petritoli (FM) Due dei quattro destinatari delle misure, insieme ad altri tre complici nor identificati, dopo aver asportato 700 euro dalla cassa di una rivendita di prodotti per la casa, si introdussero in un negozio di telefonia dove rubarono1.140 euro, un computer e 37 cellulari di varie marche per un valore superiore a 10.000 euro. All’attivarsi dell’allarme, iltitolare, che aveva nel frattempo allertato il 112 giunse sul posto sorprendendo i ladri. Avvisati da un palo rimasto all’esterno, i malviventi si diedero alla fuga a bordo di un’auto con targa rubata poco Prima. Durante l’inseguimento, per guadagnarsi la fuga, spruzzarono la polvere di un estintore contro l’auto del commerciante, costringendolo a fermarsi per mancanza di visibilità

LA RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE

Nella notte dell’8 marzo 2024, al termine di un furto in una tabaccheria di Montecastrilli (TR), il gruppo tentò di sottrarsi all intervento dei Carabinieri ingaggiando inseguimenti a velocità superiori ai 200 km/h nei comuni di Marsciano (PG) e Terni. In un primo caso gli indagati speronarono un’auto di servizio, riuscendo anguadagnarsi la fuga; in un secondo episodio scaricarono la polvere di un estintore contro un’autoradio in inseguimento e poi vi scagliarono addosso lo stesso estintore.nFortunatamente, in entrambi i casi, i militari coinvolti non riportarono lesioni.

LE MISURE CAUTELARI

Le misure cautelari sono state disposte dal G.IP. in considerazione del concreto pericolo di reiterazione delle condotte criminose, desunto, come riportato nell’ordinanza, dalla “elevata capacità nell’organizzazionencriminale e professionalità nel delinquere, pianificando accuratamente i furti in località molto distanti dal loro domicilio ed eseguendo le azioni criminose, quasi ogninnotte, in modo rapido, efficace ed efficiente”.nI due soggetti destinatari della custodia cautelare in carcere sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Rieti, a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria.

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