Nella difficile fase in cui siamo immersi è indubbio che nel Paese si stia allargando la forbice delle disuguaglianze e dei divari, mentre le differenze non riescono a diventare risorse, tanto da lasciare le società locali, e in particolare i piccoli centri periferici, alle prese con nuove solitudini e dolorosi abbandoni. Sullo sfondo, assistiamo alla più grave eclissi partecipativa mai vissuta. S’impone, dunque, una diversa narrazione della realtà, capace nel contempo di manifestare una chiara volontà di collaborazione e di sostegno autentico ed equilibrato, al fine di favorire le resistenze virtuose in atto nelle cosiddette Aree Interne, dove purtroppo anche il senso di comunità è messo a rischio dalle continue emergenze, dalla scarsa consapevolezza e dalla rassegnazione.
La recente pubblicazione del Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne, che aggiorna la Strategia Nazionale per questi territori, delinea per l’ennesima volta il quadro di una situazione allarmante, soprattutto per il calo demografico e lo spopolamento, ritenuti nella sostanza una condanna definitiva, tale da far scrivere agli esperti che «la popolazione può crescere solo in alcune grandi città e in specifiche località particolarmente attrattive» (p. 45). Nel testo, vengono a un certo punto indicati alcuni obiettivi che, però, per la stragrande maggioranza delle aree interne, risultano irraggiungibili per mancanza di «combinazione tra attrattività verso le nuove generazioni e condizioni favorevoli alle scelte di genitorialità» (ivi). Sono molti gli indicatori che fanno prevedere all’ISTAT un destino delle aree interne che, sotto tanti aspetti, sarebbe definitivamente segnato, al punto che l’Obiettivo 4 della Strategia nazionale s’intitola: «Accompagnamento in un percorso di spopolamento irreversibile». In definitiva, un invito a mettersi al servizio di un “suicidio assistito” di questi territori. Si parla, infatti, di struttura demografica ormai compromessa, «con basse prospettive di sviluppo economico e deboli condizioni di attrattività. Queste aree non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza ma non possono nemmeno essere abbandonate a sé stesse». In sintesi, il sostegno per una morte felice.
In questo quadro complesso, e preoccupante, la comunità ecclesiale resta una delle poche realtà presenti ancora in modo capillare sul territorio nazionale. Già nel maggio 2019 i vescovi della Metropolia beneventana sottoscrissero un documento (Mezzanotte del Mezzogiorno? Lettera agli Amministratori) che metteva a fuoco il persistente e grave ritardo nello sviluppo delle cosiddette “aree interne”. Prese avvio allora un percorso che ha avuto i suoi sviluppi. Via via s’è andata difatti manifestando in maniera crescente anche l’esigenza di mettere a fuoco la questione da un punto di vista più strettamente pastorale: è per questo che, dal 2021 ogni anno, a Benevento, s’incontrano vescovi provenienti da tutte le regioni d’Italia al fine di avviare un confronto con l’obiettivo, se non di enucleare una pastorale per le aree interne, almeno di abbozzarne qualche linea.
Va inoltre precisato che la stessa Caritas italiana, facendo seguito alle richieste delle Caritas diocesane, sta avviando un coordinamento nazionale per le aree interne, pure con l’intento di sostenere le realtà territoriali nell’elaborazione di progetti che promuovano la coesione sociale e favoriscano la “restanza”, ovvero la possibilità concreta per le persone, soprattutto i giovani, di scegliere di rimanere e costruire il proprio futuro nei luoghi in cui sono nati: un lavoro frutto di un processo dal basso, fondato sull’ascolto dei bisogni e sulla mappatura partecipata delle risorse locali.
Anche diversi interventi promossi con i fondi dell’8xmille testimoniano questa attenzione concreta: attivazione di una rete d’infermieri e operatori sociosanitari di comunità, servizi di taxi sociale, valorizzazione delle risorse esistenti per favorire occupazione e imprenditorialità locale. Come vescovi e pastori di moltissime comunità fragili e abbandonate, quindi, non possiamo e non vogliamo rassegnarci alla prospettiva adombrata dal Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne; risuonano anzi ancor più forti, dentro di noi, le parole del profeta: «Figlio dell’uomo, ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele» (Ez 3,17). Non possiamo del resto non considerare come, nel corso degli anni, documenti e decreti governativi e regionali siano finiti in un ingorgo di dispositivi legislativi per lo più inapplicati, non di rado utili soltanto a consolidare la distribuzione di finanziamenti secondo logiche politico-elettorali, mettendo spesso le piccole realtà in contrasto tra loro e finendo per considerare come progetti strutturali piccoli interventi stagionali.
Chiediamo perciò che venga esplorata con realismo e senso del bene comune ogni ipotesi d’invertire l’attuale narrazione delle aree interne. Sollecitiamo le forze politiche e i soggetti coinvolti a incoraggiare e sostenere, responsabilmente e con maggiore ottimismo politico e sociale, le buone prassi e le risorse sul campo, valorizzando un sistema di competenze convergenti, utilizzate non più per marcare differenze, ma per accorciare le distanze tra le diverse realtà nel Paese. Chiediamo altresì di avviare un percorso plurale e condiviso in cui gli attori contribuiscano a costruire partecipazione e confronto così da generare un ripopolamento delle idee ancor prima di quello demografico.
Riteniamo, inoltre, che si debba ribaltare la definizione delle aree interne, passando da un’esclusiva visione quantitativa dello spazio e del tempo, in cui è ancora il concetto di lontananza centro-periferia a creare subalternità, a una narrazione che lasci emergere una visione qualitativa delle storie, della cultura e della vita di certi luoghi: si favoriscano esperienze di rigenerazione coerenti con le originalità locali e in grado di rilanciare l’identità rispetto alla frammentazione sociale; s’incoraggi il controesodo con incentivi economici e riduzione delle imposte, soluzioni di smart working e co working, innovazione agricola, turismo sostenibile, valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, piani specifici di trasporto, recupero dei borghi abbandonati, co-housing, estensione della banda larga, servizi sanitari di comunità, telemedicina.
In questi luoghi in cui la vita rischia di finire, essa può invece assumere una qualità superiore: guardarli con lo stesso spirito con cui ci si pone al capezzale di un morente sarebbe, oltre che segno di grave miopia politica, un torto fatto alla Nazione intera, poiché un territorio non presidiato dall’uomo è sottoposto a una pressione maggiore delle forze della natura, con il rischio, per nulla ipotetico, di favorire nuovi e sempre più vasti disastri ambientali, senza contare il rischio della perdita di parte di quell’immenso patrimonio artistico-architettonico che fa dell’Italia intera un museo a cielo aperto. Ci auguriamo che queste nostre riflessioni, frutto di esperienze maturate sul campo, che offriamo in spirito di serena collaborazione, siano fatte oggetto di attenta riflessione da parte del Governo e del Parlamento. Per questo, saremmo lieti di poter esporre le nostre riflessioni in un dialogo sereno e costruttivo, qualora ciò si ritenesse opportuno.
Con vivissima cordialità.
Chiesa di Rieti
- Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento
- Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, Presidente CEI
- Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, Segretario Generale CEI
- Card. Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma
- Card. Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli
- Card. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino, Arcivescovo-Vescovo di Susa
- Card. Francesco Montenegro, Amministratore Apostolico dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, Arcivescovo emerito di Agrigento
- Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo Abate di Modena Nonantola, Vescovo di Carpi, Vicepresidente CEI
- Mons. Gianpiero Palmieri, Vescovo di Ascoli Piceno, Vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, Vicepresidente CEI
- Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano all’Jonio, Vicepresidente CEI
- Mons. Mariano Crociata, Vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Presidente COMECE
- Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù
- Mons. Marco Prastaro, Vescovo di Asti
- Mons. Adriano Cevolotto, Vescovo di Piacenza-Bobbio
- Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Verona
- Mons. Franco Moscone, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo
- Mons. Mario Vaccari, Vescovo di Massa Carrara-Pontremoli
- Mons. Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace
- Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi, Vescovo di Alife-Caiazzo,
Vescovo di Sessa Aurunca - Mons. Sabino Iannuzzi, Vescovo di Castellaneta
- Mons. Pietro Lagnese, Vescovo di Caserta, Vescovo di Capua
- Mons. Gaetano Castello, Vescovo ausiliare di Napoli
- Mons. Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona
- Mons. Arturo Aiello, Vescovo di Avellino
- Mons. Carlo Villano, Vescovo di Pozzuoli, Vescovo di Ischia
- Mons. Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento
- Mons. Giuseppe Vegezzi, Vescovo ausiliare di Milano
- Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo di Salerno
- Mons. Francesco Soddu, Vescovo di Terni-Narni-Amelia
- Mons. Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia
- Mons. Benoni Ambarus, Arcivescovo di Matera-Irsina, Vescovo di Tricarico
- Mons. Ciro Fanelli, Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa
- Mons. Vincenzo Carmine Orofino, Vescovo di Tursi-Lagonegro
- Mons. Stefano Rega, Vescovo di San Marco Argentano-Scalea
- Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa
- Mons. Antonello Mura, Vescovo di Nuoro, Vescovo di Lanusei
- Mons. Pierantonio Tremolada, Vescovo di Brescia
- Mons. Gian Carlo Perego, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio
- Mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo
- Mons. Roberto Carboni, Arcivescovo di Oristano, Vescovo di Ales-Terralba
- Mons. Corrado Melis, Vescovo di Ozieri
- Mons. Franco Alfano, Arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia
- Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale
- Mons. Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento
- Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone
- Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta
- Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania
- Mons. Gualtiero Isacchi, Arcivescovo di Monreale
- Mons. Giuseppe Schillaci, Vescovo di Nicosia
- Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto
- Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo
- Mons. Guglielmo Giombanco, Vescovo di Patti
- Mons. Rosario Gisana, Vescovo di Piazza Armerina
- Mons. Giuseppe La Placa, Vescovo di Ragusa
- Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa
- Mons. Pierino Fragnelli, Vescovo di Trapani
- Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina
- Mons. Luca Raimondi, Vescovo ausiliare di Milano
- Mons. Giuseppe Mazzafaro, Vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dei Goti
- Mons. Orazio Francesco Piazza, Vescovo di Viterbo
- Mons. Ambrogio Spreafico, Amministratore Apostolico di Frosinone-Veroli-Ferentino, Amministratore Apostolico di Anagni-Alatri
- Mons. Luciano Paolucci Bedini, Vescovo di Gubbio, Vescovo di Città di Castello
- Mons. Vito Piccinonna, Vescovo di Rieti
- Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Orvieto-Todi
- Mons. Daniele Gianotti, Vescovo di Crema
- Mons. Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli, Vescovo di Palestrina
- Mons. Giuseppe Favale, Vescovo di Conversano-Monopoli
- Mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna-Cervia
- Mons. Mario Toso, Vescovo di Faenza-Modigliana
- Mons. Luigi Vari, Arcivescovo di Gaeta
- Mons. Davide Carbonaro, Arcivescovo di Potenza
- Mons. Francesco Neri, Arcivescovo di Otranto
- Mons. Mauro Maria Morfino, Vescovo di Alghero-Bosa
- Mons. Mario Farci, Vescovo di Iglesias
- Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano-Policastro
- Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra
- Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca
- Mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia
- Mons. Gianrico Ruzza, Vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, Vescovo di Porto-Santa Rufina
- Mons. Franco M. G. Agnesi, Vicario Generale di Milano
- Mons. Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie
- Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo
- Mons. Livio Corazza, Vescovo di Forlì-Bertinoro
- Mons. Giovanni Mosciatti, Vescovo di Imola
- Mons. Calogero Marino, Vescovo di Savona-Noli
- Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
- Mons. Francesco Beneduce, Vescovo ausiliare di Napoli
- Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Cesena-Sarsina
- Mons. Marco Brunetti, Vescovo di Alba
- Mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo
- Mons. Fortunato Morrone, Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova
- Mons. Daniele Salera, Vescovo di Ivrea
- Mons. Claudio Giuliodori, Ass. Eccl. Generale dell’Azione Cattolica Italiana e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
- Mons. Roberto Fornaciari, Vescovo di Tempio-Ampurias
- Mons. Giacomo Morandi, Arcivescovo-Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla
- Mons. Domenico Beneventi, Vescovo di San Marino-Montefeltro
- Mons. Renato Marangoni, Vescovo di Belluno-Feltre
- Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Vescovo di Foligno
- Mons. Giuseppe Mengoli, Vescovo di San Severo
- Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara
- Mons. Francesco Marino, Vescovo di Nola
- Mons. Santo Marcianò, Vescovo eletto di Frosinone-Veroli-Ferentino,
Vescovo eletto di Anagni-Alatri - Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi-Cava de’Tirreni
- Mons. Marco Arnolfo, Arcivescovo di Vercelli
- Mons. Giuseppe Giudice, Vescovo di Nocera Inferiore-Sarno
- Mons. Bernardino Giordano, Vescovo di Grosseto, Vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello
- Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova
- Mons. Vincenzo Calvosa, Vescovo di Vallo della Lucania
- Mons. Gerardo Antonazzo, Vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo
- Mons. Ivo Muser, Vescovo di Bolzano-Bressanone
- Mons. Pierantonio Pavanello, Vescovo di Adria-Rovigo
- Mons. Giuliano Brugnotto, Vescovo di Vicenza
- Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia
- Mons. Giampaolo Dianin, Vescovo di Chioggia
- Mons. Michele Tomasi, Vescovo di Treviso
- Mons. Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia, Vescovo di Pescia
- Mons. Saverio Cannistrà, Arcivescovo di Pisa
- Mons. Gherardo Gambelli, Arcivescovo di Firenze
- Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia
- Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace
- Mons. Enrico Solmi, Vescovo di Parma
- Mons. Sergio Melillo, Vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia
- Mons. Paolo Ricciardi, Vescovo di Jesi
- Mons. Tommaso Caputo, Arcivescovo Prelato di Pompei
- Sottoscrive il documento l’intera Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana:
- Mons. Camillo Cibotti, Vescovo di Isernia-Venafro (Presidente), Vescovo di Trivento
- Mons. Emidio Cipollone, Vescovo di Lanciano-Ortona (Vicepresidente)
- Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto
- Mons. Tommaso Valentinetti, Arcivescovo di Pescara-Penne
- Mons. Lorenzo Leuzzi, Vescovo di Teramo-Atri
- Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva
- Mons. Giovanni Massaro, Vescovo di Avezzano
- Mons. Biagio Colaianni, Arcivescovo di Campobasso-Bojano
- Mons. Claudio Palumbo, Vescovo di Termoli-Larino
- Mons. Antonio D’Angelo, Arcivescovo di L’Aquila
- Mons. Francesco Sirufo, Arcivescovo di Acerenza
- Dom Luca Antonio Fallica, Abate di Montecassino
- Dom Diego Gualtiero Rosa, Abate Territoriale di Monte Oliveto
- Don Michele Petruzzelli, Abate di Cava de’ Tirreni
- Don Riccardo Luca Guariglia, Abate di Montevergine