Architetto Orlandi: “Il TSM2 è un progetto corretto inserito nella Vallonina già antropizzata. Se valorizzato aiuterà i giovani autoctoni”

“Il TSM2 è un progetto corretto, nel 2007 l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio era Filiberto Zaratti, tra i primi Piani di Gestione dei siti natura 2000 fu realizzato quello del SIC BOSCO VALLONINA, una sorta di piano regolatore del sito e area protetta che descrive puntualmente la situazione dell’ area dando delle importanti indicazioni, recepite e rispettate nello studio di incidenza ambientale che ha ottenuto il parere favorevole della Vinca del 2020.

Esiste poi il D.M. Pecoraro Scanio del 17 ottobre 2007 che TSM2 rispetta in toto, infatti le opere di progetto sono sviluppate all’interno di aree e territorio della Vallonina, antropizzato e utilizzato dall’ uomo. Quello che manca nella comunicazione passionale del comitato del NO è la precisione nel dire le cose, le informazioni che danno sono giuste, ma non sono contestualizzate e non c’entrano niente con il progetto. La Vallonina è sacra e va rispettata e su questo siamo tutti d’accordo, ma va evidenziato che esiste una Vallonina antropizzata e già molto usata, su questa parte è inserito il TSM2 e il riuso di un territorio è possibile. La Vallonina antropizzata, l’area che corre lungo la strada turistica del Terminillo e la zona dove verranno realizzati gli impianti e le piste.

La Vallonina integra e protetta dove insistono gli alberi vetusti e le piante plurisecolare esiste ed è vera, ma TSM2 e ben distante e non insiste su quella zona. Per farvi capire meglio, il bosco della Vallonina è un bosco di circa 1000 ettari, nella Vallonina TSM2 prevede il taglio di circa 7 ettari, dopo il taglio di Cantalice, non tutti i 13 che verranno effettuati in tutto il territorio di progetto e solo sulle zone antropizzate.

TSM2 non intacca minimamente la Vallonina protetta, la Vallonina vergine e tutelata resterà inviolata, nessuno deve e può toccare un patrimonio così importante su questo siamo e dobbiamo essere tutti d accordo. Il cartello del NO TSM2 ha fatto un ottimo lavoro e sono stati bravi, in tutti questi anni hanno rappresentato la parte antipatica, rompiscatole, ma anche la parte che ama la natura, i protettori, i giusti e i sensibili dei quali personalmente ho tanto rispetto.

Chiedo solamente agli appartenenti al cartello del no di essere più precisi, come sto cercando di fare io da un po’ di giorni spiegando le cose giuste, vere, eticamente corrette. Siamo montanari, umili servitori di un territorio meraviglioso da proteggere e tutelare tutti i giorni, con la consapevolezza che se lo riqualifichiamo dando forza a TSM2 possiamo avere la speranza di migliorare la vivibilità dei giovani autoctoni, grazie e ad maiora”.

Architetto Fabio Orlandi, progettista TSM2