Appello urgente per la ricostruzione di Amatrice, lettera al presidente Rocca

Presidente della Regione Lazio, l’avvicinarsi del 24 agosto, data che rievoca dolorosi ricordi per la nostra comunità, ci rivolgiamo a Lei per esprimere la nostra profonda preoccupazione riguardo allo stato attuale della ricostruzione di Amatrice e delle sue 69 Frazioni. Assistiamo ancora una volta a un susseguirsi di annunci e promesse che, purtroppo, non trovano riscontro nella realtà dei fatti. È il momento di un cambio di rotta decisivo.
La situazione dei cantieri pubblici è allarmante e mina la fiducia della cittadinanza. La lentezza e la confusione che li caratterizzano mettono seriamente in discussione il “cambio di passo” tanto auspicato.
Di seguito, elenchiamo le criticità più evidenti che richiedono un intervento immediato:
· Lavori interrotti o fermi: lo Smart Tunnel su Corso Umberto I e Via Roma, i cantieri di San Francesco, Sant’Emidio, e Sant’Agostino, così come i sottoservizi ordinari e il collettore principale Amatrice-Depuratore, sono bloccati o non ancora avviati.
· Lavori a rilento: il cantiere dell’ospedale Francesco Grifoni procede con estrema lentezza, con una presenza di manodopera insufficiente.
· Situazioni di stallo: il Ponte Tre Occhi, la Scuola Alberghiera, la Caserma dei Carabinieri e della Polizia Stradale, (Servizi essenziali!) sono fermi da troppo tempo.
· Frazioni: il maxi-progetto per i sottoservizi delle 69 frazioni ed i loro PSR sono oscuri ai cittadini.
· USR: l’eccessiva lentezza del pagamento dei SAL per la ricostruzione privata, ma anche pubblica, rischia di bloccare le imprese e di rallentare i lavori.
Un’ulteriore e gravissima preoccupazione riguarda la “mancata proroga” del finanziamento per la Zona Franca Urbana (ZFU), perché Presidente Lei è consapevole che quella sbandierata non è una vera proroga. Con una stagione turistica in difficoltà a causa del caro vita e della persistente assenza del turismo legato alle seconde case, la proroga della ZFU mette a rischio la sopravvivenza delle imprese locali. La ZFU è una misura vitale fino alla completa ricostruzione e la sua interruzione porterebbe a una repentina desertificazione e al collasso definitivo della nostra comunità.
Presidente, è consapevole che i cittadini di Amatrice sono stati ingiustamente etichettati, dall’Amministrazione Comunale, come un “popolo di approfittatori” o adagiati sull’assistenzialismo? E che, invece di promuovere strategie per trattenere la popolazione, si sfrattano famiglie dalle SAE, creando ulteriori disagi? Come gruppo di minoranza, siamo stati accusati di voler causare un danno erariale per aver semplicemente chiesto di adottare un regolamento per l’assegnazione delle SAE, in linea con le direttive della Sua Regione.
Come ha potuto constatare Lei stesso oggi la popolazione rimasta è davvero poca, estremamente fiaccata da questa condizione di sopravvivenza e rassegnata. Non deluda ancora una volta le aspettative di una comunità stremata ma desiderosa di rinascere.
Distinti saluti.
Amatrice, lì 31 luglio 2025
Il Gruppo Consiliare “Amatrice Ricostruiamo insieme”