“Il WWF, dopo aver inviato al sindaco di Amatrice la nota del 5/08/2024 nella quale si invitava l’Amministrazione a non generare un ingiustificato allarme nella popolazione per la presenza di lupi nei pressi della frazione di Pinaco Arafranca, torna sull’argomento con l’intenzione di contribuire a migliorare il livello di informazione sul lupo nel comune di Amatrice. A tal fine ha richiesto ufficialmente al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga di fornire lo stato aggiornato sul predatore nel settore laziale dell’area protetta con le informazioni più aggiornate sulla consistenza numerica, sull’areale di distribuzione e sulle interazioni del lupo con le attività zootecniche. Il resoconto messo a disposizione dall’Ente, basato sui dati del censimento effettuato nel settore reatino del parco nel luglio 2024, rileva nel territorio amatriciano la presenza di due nuclei riproduttivi i cui “home range” spaziano anche al di fuori dei confini amministrativi comunali occupando presumibilmente 50 – 60 kmq. ognuno.
La relazione ricevuta fornisce inoltre ulteriori preziose notizie sulla presenza nel comprensorio sia di lupi (Canis lupus italicus) che di esemplari ibridati con cani i quali non evidenziano significative differenze sotto il profilo comportamentale avendo entrambi la propensione, quando gli si offre l’opportunità, a nutrirsi di rifiuti alimentari (carcasse di animali domestici, scarti alimentari) non correttamente smaltiti rinvenibili nei pressi di aziende zootecniche o insediamenti antropici. Tali circostanze hanno presumibilmente favorito le interazioni del lupo con le attività̀ umane agevolando gli attacchi da lupo al patrimonio zootecnico che nel comune di Amatrice ha comportato indennizzi da parte del Parco per 8.637€ nel 2023.
Le inappropriate pratiche di smaltimento rappresentano una condizione che incoraggia il predatore ad avvicinarsi ai nuclei abitati alla ricerca di cibo, aumentando le osservazioni di lupi da parte dei locali ed innescando delle ingiustificate preoccupazioni da parte degli amministratori. Difatti, il lupo, predatore per eccellenza di specie selvatiche teme l’uomo, per cui comportamenti aggressivi nei confronti di persone risultano episodi eccezionalmente straordinari (a differenza di quelli attribuiti ai cani).
La relazione che analizza la situazione del lupo nel Comune di Amatrice, redatta da esperti faunisti del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che si sono avvalsi delle più aggiornate conoscenze zoologiche e metodi scientifici, conclude dichiarando che ‘appare, dunque, evidente l’importanza di sensibilizzare le collettività locali sulla necessità di non abbandonare resti alimentari nei pressi delle abitazioni umane e delle aziende zootecniche, creando le premesse per l’instaurarsi di comportamenti confidenti degli animali selvatici nei confronti dell’uomo, che possono portare a situazioni di più difficile gestione’.
Il WWF spera che la divulgazione dei risultati delle ricerche condotte sul lupo nel territorio reatino possa risultare utile all’Amministrazione comunale di Amatrice per reindirizzare su basi faunistico-scientifiche la propria azione nei confronti della fauna selvatica, nella doverosa ed ineludibile ricerca di una coesistenza pacifica tra specie selvatiche ed attività umane.
Così nella nota il WWF