All’Alda Merini sempre più “Senza zaino”

Senza zaino, anche alla scuola dell’Infanzia. Questo innovativo modello – ormai una realtà consolidata nella nostra scuola primaria che lo applica da tre anni – andrà tra pochi giorni a coinvolgere anche i plessi delle scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Alda Merini di Campoloniano, Villa Reatina e Vazia. Un nuovo modo di vivere la scuola, fondato sui principi montessoriani e sulla concezione di curricolo globale, che rende il bambino soggetto attivo del proprio apprendimento, ripensando le aule, nelle quali non troviamo più cattedra e banchi in file frontali, ma aree di lavoro che si prestano alla cooperazione e alla formazione di una comunità d’apprendimento. Una proposta in cui la ricchezza dei materiali a disposizione stimola l’autonomia e la responsabilità nel lavoro, nel rispetto dei talenti di tutti e di ognuno.“Il modello “Senza zaino”  è stato accolto con entusiasmo anche dalle insegnanti della scuola dell’infanzia – spiega la dirigente dell’Istituto Comprensivo Alda Merini, Irene Di Marco – nello scorso mese di giugno abbiamo dato il via a un percorso di formazione e di continuo aggiornamento didattico e pedagogico su cui crediamo molto e che interesserà un numero sempre più ampio di docenti. Sono le stesse insegnanti a testimoniare che in questa metodologia innovativa il bambino è messo al centro del processo di apprendimento. Tutto è creato da lui e non esiste nulla di predefinito strutturalmente.

La costruzione di spazi laboratoriali permette di apprendere in un ambiente ricco di inclusione, di cooperazione, di condivisione per la costruzione di un sapere pratico e attivo. Attualmente il territorio reatino conta solo due istituti entrati a far parte della rete nazionale di “Scuole senza zaino”, il nostro Istituto Comprensivo e l’Istituto Comprensivo Malfatti di Monte San Giovanni-Contigliano. Questi due istituti stanno portando avanti l’esperienza del senza zaino e insieme promuovono la formazione nelle rispettive scuole dell’infanzia. Ampliando l’offerta del “Senza zaino” alla scuola dell’infanzia si garantirà agli alunni una continuità verticale nel percorso di apprendimento”.L’esperienza dello scorso anno scolastico insegna. I bambini e le loro famiglie hanno dato un riscontro molto positivo, culminato nella giornata del “Senza zaino day” del 19 maggio in cui genitori, alunni e insegnanti hanno lavorato insieme e concretizzato un modo di fare attivo e partecipato. I genitori sono stati entusiasti e hanno sottolineato che con questa innovazione i bambini dimostrano maggiore autonomia, senso di responsabilità e il gruppo classe è coeso, condividendo materiale e lavorando spesso in coppia o in gruppo, grazie alla turnazione dei tavoli, al ricoprire incarichi che li rendono partecipi, all’agorà con la condivisione delle emozioni, al timetable che rende consapevoli delle attività che si svolgeranno nell’arco della giornata. 

Una scuola efficace, ma anche bella e accattivante per i bambini. Perché gli spazi – organizzati e colorati – sono un pilastro del “Senza zaino”, un modello di insegnamento che si basa su pochi e chiari principi fondamentali, i valori di ospitalità, responsabilità e comunità. Il primo ha a che fare proprio con gli ambienti, che influenzano i processi di apprendimento e devono essere ben organizzati e colorati, belli da vedere e funzionali per la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze di tutti gli alunni, nell’ottica della condivisione non solo di spazi, ma anche di valori.

“Grazie a questi presupposti – conclude la dirigente Irene Di Marco – con grande fiducia andremo a diffondere l’esperienza anche tra i più piccoli. Le pareti delle nostre scuole dell’infanzia diventeranno ancor più lo specchio di ogni bambino, ovvero ciò che loro vogliono rappresentare attraverso attività grafico pittoriche e di narrazione che li hanno visti protagonisti e che prenderanno vita grazie alle  esperienze emozionali e di comunità”. 

Il modello Senza Zaino è nato nel 2002 a Lucca. Oggi copre tutto il territorio nazionale con oltre 300 istituti ed è stato annoverato dal Ministero dell’Istruzione, tra le avanguardie innovative.